domenica 21 dicembre 2014

Poi lo crocifissero


La verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
Poi lo crocifissero
Marco 15:24
Simone Il Cireneo
Matteo 27:32:
Mentre uscivano, trovarono un uomo di Cyrène, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù.
Al tempo della crocifissione di Gesù un uomo di colore svolse un ruolo importante. Quando Gesù cadde a terra mentre portava la croce sul Calvario, un nero, Simone di Cirene, prese sulle sue spalle il peso di Gesù. Quell’atto fu molto significativo; quando verranno gli Ultimi Giorni, i neri riceveranno da Dio l’incarico di una missione importante e daranno un grande contributo al piano di salvezza generale di Dio.
La corruzione è venuta principalmente dalla società dei bianchi. A causa di questo, sento che in futuro alcuni dinamici leader spirituali neri diventeranno la speranza dell’America.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La Benedizione, 20 febbraio 1977
Gesù sperava di sentire che qualcuno potesse portare la croce al posto suo, essere colpito al posto suo e, sulla strada della morte sul Golgota, soffrire le pene e invocare disperatamente al posto suo: “Dio! Padre!” Anche se per trent’anni aveva sperato di sentire questo tipo di voce, quando le sue speranze andarono distrutte, cosa deve aver provato?
Dobbiamo capire questo cuore di Gesù. Dobbiamo sperimentare questo cuore di Gesù ed essere capaci di comprendere il suo dolore. Inoltre, dobbiamo avere la disposizione d’animo che per noi è perfettamente naturale percorrere questa strada di morte sulla quale moriremo migliaia e migliaia di volte per amore dell’umanità e del mondo.
Quando Gesù fu sopraffatto dalla stanchezza mentre portava la croce sul Golgota, non ci fu nessuno fra i suoi discepoli che, come Simone il Cireneo, si caricò della croce al posto suo. Non ci fu nemmeno una persona così fra il popolo di Israele. Questo straniero, Simone di Cirene, partecipò alle tribolazioni di Gesù. Alla fine il Cristianesimo emerse non come la religione degli Israeliti, ma divenne una religione di stranieri.
Oggi noi, che abbiamo deciso di credere in Gesù e andare alla ricerca di Dio, dobbiamo essere determinati ad intraprendere le stesse azioni di Simone il Cireneo, persino nei nostri sogni. Anche se avrebbe potuto trovare delle scuse e ribellarsi, Simone di Cirene obbedì in silenzio e portò la croce al posto di Gesù. Oggi dobbiamo diventare questo tipo di persona.
Come si sentì Gesù mentre lo guardava? Quando gli apostoli, coi quali aveva condiviso tutte le sue gioie e i suoi dolori, erano tutti scomparsi, uno straniero di nome Simone il Cireneo, patì le sofferenze al posto suo. Guardando quella situazione, Gesù deve essersi sentito profondamente imbarazzato e addolorato.
Se fra i dodici apostoli ce ne fosse stato anche soltanto uno che si fosse caricato della croce al suo posto, allora Gesù, guardandolo, avrebbe potuto dimenticare le sofferenze della morte. Avrebbe superato la sua angoscia provando simpatia per lui. Tuttavia, poiché questo non accadde, Gesù provò un dolore più grande. Dovete capire questa situazione.
Nel mondo cristiano di oggi, deve emergere un gruppo nella posizione di Simone il Cireneo. E tuttavia, quale gruppo si assumerà questa responsabilità? Oggi i cristiani devono rendersi conto che Gesù non poté diventare il Messia degli apostoli che lo avevano seguito. Divenne il Messia di uno straniero, Simone il Cireneo. Si dovrebbe costruire una chiesa in onore della posizione di Simone il Cireneo.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Diventiamo persone che partecipano alla gloria del Signore, 16 giugno 1957 
I due ladroni
Matteo 27:38:
Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e l'altro a sinistra.
Luca 23:39-43:
Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timore di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». E diceva: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!» Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».
Chi ricevette la benedizione di Gesù? Non furono i dodici discepoli che lo avevano seguito, né i capi religiosi che avevano creduto nel cielo, né il popolo d’Israele, che era stato scelto attraverso la benedizione. Il ladro alla destra di Gesù, che versò sangue con lui e morì sulla croce insieme a lui, ricevette la benedizione storica e andò in paradiso prima del discepolo principale.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Chi diventerà l’amico del Golgota, 19 ottobre 1958
Il mondo libero è stato definito l’ala destra e il mondo comunista è stato definito l’ala sinistra. Questa terminologia ha le sue origini in Gesù. Al tempo della crocifissione, c’era un ladro alla sinistra e un ladro alla destra di Gesù. Il ladro alla destra rappresentava il lato di Dio, mentre quello alla sinistra rappresentava Satana. Da lì il mondo iniziò a lottare.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La visione della storia cosmica ed io, 28 aprile 1996 
La mente è dal lato di Dio e il corpo è dal lato di Satana. La lotta si espande dall’individuo alla famiglia, al clan, alla nazione e al mondo e il mondo si dividerà in un campo religioso ed uno non religioso. Questo è simboleggiato dai due ladri alla crocifissione di Gesù.
Essi rappresentano l’ala destra e l’ala sinistra che lottano tra loro. Inoltre Barabba, che sfuggì alla crocifissione, rappresenta l’Islam che lotta contro il Cristianesimo. Il Cristianesimo si è allineato con l’ala destra e l’Islam con l’ala sinistra; così negli Ultimi Giorni avviene questa grande separazione. Noi vediamo la divisione tra l’ala destra e l’ala sinistra in Corea e la divisione fra le religioni in Medio Oriente. Il compito che si prospetta a livello mondiale è in che modo risolvere queste divisioni e unire questi due lati.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La ricomparsa del Secondo Avvento e l’era del Completo Testamento, 10 gennaio 1993
È compiuto 
Giovanni 19: 29-30:
C'era lì un vaso pieno d'aceto; posta dunque una spugna, imbevuta d'aceto, in cima a un ramo d'issopo, l'accostarono alla sua bocca. Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.
Quando esalò il suo ultimo respiro sulla croce, Gesù disse: “È compiuto” Giovanni 19:30. Fino a quando poté dire questo, egli cacciò dalla sua mente tutto il dolore e l’amarezza del suo affanno, soffrendo nel tentativo di compiere la volontà del Cielo. Poiché la missione di reclamare la vita dell’universo attraverso se stesso era sul punto del collasso totale, Gesù si dimenticò persino della sua angoscia e della sua afflizione e superò ogni genere di prove. Perciò la vita di Gesù non fu una vita vissuta per salvare solo se stesso, ma per costruire la nazione e il popolo di Dio.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Gesù è l’eroe della rivoluzione universale, 11 novembre 1956

1 commento:

  1. Un uomo buono può andare nel profondo dell’inferno per lo scopo di Dio ma nel far questo la sua qualità e il suo valore non cambieranno. La cosa importante è se va laggiù per portare le persone su. Può sembrare uguale alle persone del mondo malvagio, ma la sua motivazione è influenzare il mondo del male inducendolo a ritornare a Dio.

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