domenica 2 febbraio 2020

La Famiglia di Gesù, Zaccaria e Giovanni Battista

La Verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
La Famiglia di Gesù
25 dicembre 1971 – Washington D.C.
Zaccaria e Giovanni Battista
Mentre il tempo passò, Gesù venne a conoscenza di ciò che doveva fare e in che direzione era diretto. Avrebbe dovuto essergli rivelato in qualche occasione ma in sé stesso sapeva di essere differente dagli altri ragazzi. Certamente gli era giunta da Dio la conoscenza della sua missione. Nel portare avanti la sua missione dovette passare attraverso un periodo di preparazione ed egli dovette preparare delle circostanze che lo aiutassero. Non poteva aspettarsi di essere ricevuto dalle persone senza questa fondazione. Gesù desiderò sempre che i suoi genitori fratelli e parenti, potessero aiutarlo nella sua missione.
Se i suoi genitori non sono stati in grado di aiutarlo, allora chi altro avrebbe potuto farlo? Gesù era la figura centrale, il personaggio della missione divina che Dio mandò dopo una preparazione di 4.000 anni. Vi erano persone preparate a riceverlo? Per essere in grado di stabilire il Regno di Dio sulla terra, egli doveva essere capace di stabilire il Regno proprio nella sua famiglia, innanzitutto. Egli conosceva la legge divina della famiglia divina, perciò la propria famiglia doveva essere posta sotto quella legge. In accordo con questa legge divina, Giuseppe avrebbe dovuto amare ed assistere Gesù, senza parlare di sua madre Maria. Gesù doveva persino educare i suoi genitori e fratelli e sorelle; essi dovevano amarlo più di chiunque altro, assistendolo ed aiutandolo nella sua missione.
Gesù era il principe del Regno dei Cieli. Egli non fu conosciuto come un ordinario principe di un regno sulla terra. Egli era l’unico figlio di Dio. L’unico principe di Dio e fu mandato per compiere la sua missione come unica figura centrale proveniente da Dio. Quindi quella famiglia doveva svolgere il suo ruolo sotto una nuova legge, la legge celeste. Essi dovevano dare l’esempio e costruire la tradizione assistendo il bambino persino se era loro figlio. Preparando il cibo per lui, preparandogli le vesti, nel fare qualsiasi cosa per lui, essi dovevano essere molto sinceri e dare tutto il loro cuore. Gli altri figli e figlie avrebbero dovuto aiutare Gesù nel compiere la sua missione. Ma la situazione non era certo questa, anzi, era di conflitto. Perciò Gesù non poté trovare nessuno della sua famiglia a cui poter parlare della sua missione e del Regno celeste.
Con tutto questo che accadeva intorno a lui, egli doveva condurre una vita infelice, preparandosi per la sua missione da solo; fino al momento in cui ebbe l’età di 30 anni. Ma noi pensiamo che Gesù abbia raccontato a sua madre della sua missione diverse volte. Possiamo immaginare che lo abbia fatto, dato che sua madre talvolta era più vicina a lui. Il ragazzo conosceva la sua missione e cercò qualcuno che potesse cooperare con lui. Non lo avrebbe detto a lei? Ma le persone intorno a lui guardavano le cose da una diversa angolazione, cosicché egli non poté parlare apertamente sulla sua missione.
Come avrebbe potuto spiegare tutto ciò? Gesù dovette dire a sua madre che lei avrebbe dovuto amarlo più di Giuseppe e più di ogni suo fratello in accordo alla volontà divina. Gesù sapeva che sua madre doveva amarlo più di chiunque altro e che lei era responsabile di farlo amare da suo marito con lo stesso ardore e di influenzare i suoi fratelli e le sue sorelle affinché lo amassero.
Gesù venne come Maestro dell’amore, il principe dell’amore, ed il centro dell’amore. Egli avrebbe dovuto ricevere più amore di chiunque altro al mondo: dai suoi genitori, dai suoi fratelli e sorelle, dai suoi parenti e vicini. Ma noi non possiamo dire che egli ricevette un tale amore da tutti. Dal lato di Gesù, egli non poté amare i suoi genitori come unico esempio di parentela; non poté amare i suoi fratelli e sorelle più di chiunque altro.
Ora Dio vedendo il susseguirsi di tutte queste cose, deve essersi rattristato molto. Quanto più deve essere stato rattristato il cuore di Gesù: il Regno di Dio doveva essere il Regno dell’amore. Gesù che veniva come il centro dell’amore, avrebbe dovuto stabilire quel tipo di famiglia prima di tutto. Ma questo gli parve senza speranza, così egli dovette andarsene dalla sua casa. Aveva 30 anni.
I suoi genitori avrebbero dovuto pensare circa il suo matrimonio. Essi avrebbero dovuto consultarsi con Gesù su questo per trovare una sposa per lui; una sposa di buon cuore, di chiara discendenza e di ottima situazione familiare. Essi avrebbero dovuto scegliere una sposa per lui, da una famiglia di buona fede in Dio. Ma noi non troviamo un tale resoconto nella Bibbia. Per fare ciò, sarebbe stato necessario che Maria avesse avuto un coraggio ed un carattere non comuni. Lei avrebbe dovuto influenzare suo marito e gli altri figli, suscitare la loro attenzione. Pensiamo alla cosa da una diversa angolazione. Se Giuseppe fu posto nella situazione dell’angelo e Maria nella posizione di Eva, avrebbe potuto Giuseppe riprendere Maria persino dopo la nascita di Gesù, ed avrebbero essi potuto stare assieme? Non avrebbero potuto! Gesù, che conosceva la volontà divina, parlò a sua madre di ciò.
E se Maria fosse stata preparata per la missione, lei, assieme a suo figlio, avrebbe potuto rivoluzionare la casa, persino se fossero stati cacciati dalla famiglia. Quando pensate attentamente a questa faccenda, voi non potete proprio dire che Maria abbia svolto la sua missione. Come per la sposa di Gesù, nessun altro che Maria avrebbe dovuto sceglierla. Maria era l’unica più vicina a lui. Non solo nella volontà divina, ma anche in senso fisico lei era quella più vicina a lui. Dio voleva che Maria cooperasse con Gesù nello svolgere la missione, fin dalla sua nascita. Per Gesù, Maria era importante. Dove potevano trovare una sposa per Gesù?
Non avrebbero potuto trovare solo qualcuna da qualche famiglia, doveva essere una buona ragazza, selezionata dalla volontà divina, e doveva provenire da certe famiglie, da una certa linea. Doveva provenire da uno dei parenti, per avere la stessa discendenza di Gesù. Allora vediamo che Giuseppe veniva dalla giusta discendenza, ma chi altri ancora possiamo nominare? Possiamo menzionare le famiglie di Giuseppe e Zaccaria. Una era nella posizione di Caino e l’altra era nella posizione di Abele, a livello familiare. Elisabetta, moglie di Zaccaria, e Maria avrebbero dovuto discutere dei loro due figli, Giovanni Battista e Gesù. Avrebbero dovuto parlare di come essi crescevano, e che difficoltà avevano affrontato nella crescita dei figli, e tutte queste cose. Avrebbero dovuto interessarsi di entrambi i bambini di tutte e due. Maria ed Elisabetta erano cugine. Perciò Gesù e Giovanni Battista erano cugini.
Giovanni Battista fu, quando nacque, uno strano e straordinario bambino. Persino prima della nascita di Giovanni Battista ci fu ancor più inusitata storia. Suo padre Zaccaria era un prelato. Quando offrì il sacrificio al tempio, l’angelo del Signore venne a lui e gli annunciò la venuta del bambino, quando la moglie era già troppo anziana. E quando egli non credette a queste parole, diventò muto, e dopo la nascita, dopo che ebbe chiamato il bambino così come gli era stato detto dall’angelo del signore, riprese a parlare. E l’intero villaggio udì questo fatto. Gesù pure nacque nella stessa tradizione, nella stessa insolita maniera, e quei due come cugini avrebbero dovuto associarsi l’uno all’altro e discutere le cose nei più profondi dettagli.
Nella Bibbia troviamo che ci fu solo una occasione nella quale Maria visitò Elisabetta. Questa fu un’altra complicata storia. Se loro erano cugine intime, avrebbero dovuto ritornare a consultarsi sulla faccenda e così via. Elisabetta e Zaccaria udirono le dicerie su Gesù definito come il santo bambino. Ma Zaccaria ed Elisabetta non gradirono avere visite da Maria nella loro famiglia, troppo spesso, poiché c’erano i pettegolezzi nel villaggio. Questa è la ragione per cui Maria non poteva fare visita alla famiglia di Elisabetta. Se loro due – Elisabetta e Maria – fossero state unite sotto la volontà di Dio e avessero potuto discutere in maniera approfondita fra loro circa la missione di Gesù, le cose sarebbero state molto più facili.
Quanto a Giovanni Battista, che venne per preparare la via di Gesù, se egli fosse stato realmente in grado di testimoniare che Gesù era il Signore, allora le persone di quel tempo, che lo stimavano molto, avrebbero potuto seguire Gesù molto più facilmente. E se le madri fossero diventate unite, questo avrebbe reso le cose più semplici. Giovanni Battista inconsciamente testimoniò in favore di Gesù mentre era in comunicazione con il mondo spirituale; ma egli non pensava che Gesù dovesse diventare il Signore o il Salvatore. Mentre stava preparando la via al Signore per trenta anni, impiegando quasi l’intera sua vita, possiamo persino immaginare che egli aspettò il Signore come qualcosa del genere: aspetto meraviglioso, ed esteriormente una persona molto capace. Questa persona avrebbe dovuto essere enormemente migliore, enormemente più elevata, enormemente più sorprendente di quanto non fosse egli stesso; non si sognava neppure che suo cugino doveva diventare il Signore, il Salvatore del mondo. Gesù non poteva essere paragonato a Giovanni per diversi aspetti. Giovanni Battista percorse la via della fede, fu altamente educato, ed aveva tante cose insolite da offrire alle persone.
In Gesù, il garzone del falegname, le persone non potevano trovare nulla, nulla di rilevante. Negli Stati Uniti, pensate al falegname come ad uno che ha una professione di alto livello? Quando Gesù andò da lui per essere battezzato, egli fu guidato spiritualmente e testimoniò in suo favore. Quando vide la colomba discendere su di lui e udì: “Questo è il mio amato figlio nel quale io mi sono compiaciuto ed egli salverà il mondo”, egli testimoniò in suo favore. Ma quando ritornò nella propria coscienza, tutto fu diverso. Lo Spirito Santo disceso su di lui sembrò un sogno. Se qui c’è un membro in grado di ricevere spiritualmente, avrà sperimentato la stessa cosa.
La missione di Giovanni Battista durò fino al tempo della venuta di Gesù, perciò dopo avergli reso testimonianza egli avrebbe dovuto essere così felice di portare tutti i discepoli a lui e seguirlo. La totalità degli Israeliti credeva in lui come il più grande di tutti i profeti. Allora cosa deve aver prevenuto Giovanni dal seguire Gesù dopo avergli reso testimonianza? C’era un grave motivo per questo. Egli aveva sentito le dicerie su Gesù figlio illegittimo. Giovanni non pensava neppure a Gesù suo cugino. Sua madre Elisabetta gli parlò in questi termini. C’erano diversi sentimenti fra Elisabetta e Maria, Giovanni Battista e Gesù. C’era Giovanni Battista – grandemente stimato per la sua educazione e riconosciuto come un grande profeta – e c’era il ragazzo Gesù – completamente ignorante di ogni materia ordinaria, e non educato abbastanza. Riconoscendo queste differenze di base, come poteva Giovanni Battista seguire Gesù?
In Matteo potete leggere tutti questi racconti. Quando Giovanni Battista mandò uno dei suoi discepoli a lui mentre era in prigione, e gli chiese “Chi sei tu?” Gesù ribatte: “Beati coloro che non sono scandalizzati”, significando con ciò che Giovanni Battista lo era stato. E proseguì dicendo: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto, quelli che sono avvolti in vesti di foglie? Cosa siete andati a vedere nel deserto, la gente riccamente vestita? Non avete visto Giovanni Battista rendermi testimonianza come il Signore, lo avete dimenticato?” Se Giovanni Battista avesse testimoniato per Gesù e subito dopo lo avesse seguito, avrebbe potuto svolgere il ruolo di primo discepolo, il discepolo principale. Il capo dei discepoli divenne invece Pietro. Ecco perché all’ultimo minuto della sua vita Giovanni Battista fu miserabile. Egli fu imprigionato e ucciso, decapitato. Cosa sarebbe stato se fosse stato decapitato al posto di Gesù? Ecco perché nella Bibbia Gesù disse: “Fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni Battista, ma nel Regno di Dio il più piccolo è più grande di Giovanni”.
Questi santi e profeti potevano solo testimoniare al Signore a distanza. Ma Giovanni Battista avrebbe testimoniato a lui direttamente, alla persona in carne ed ossa davanti a lui. Perciò in questo senso Giovanni fu il più grande di tutti i profeti. Però nel mondo spirituale, ogni uomo spirito può aver testimoniato a Gesù come il Signore. Ma Giovanni che era stato preparato allo scopo, per questa missione, non seppe seguirlo e servirlo. Perciò questo fa di lui l’ultimo.
Sun Myung Moon

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