
La verità sulla vita e la
missione di Gesù Cristo
Il miracolo dei pani e
dei pesci
Matteo 14:13-21
Gesù si ritirò di là in
barca verso un luogo deserto, in disparte; le folle, saputolo, lo seguirono a
piedi dalle città. Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe
compassione e ne guarì gli ammalati. Facendosi sera, i suoi discepoli si
avvicinarono a lui e gli dissero: «Il luogo è deserto e l'ora è già passata;
lascia dunque andare la folla nei villaggi a comprarsi da mangiare».
Ma Gesù disse loro:
«Non hanno bisogno di
andarsene; date loro voi da mangiare!» Essi gli risposero: «Non abbiamo qui
altro che cinque pani e due pesci». Egli disse: «Portatemeli qua». "Dopo
aver ordinato alla folla di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due
pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li
diede ai discepoli e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono e furono sazi; e
si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. E quelli che avevano
mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne e ai bambini".
Di fronte al suo Dio,
Gesù poté dimenticare se stesso senza alcuna pretesa o scusa. Era disposto a
fare qualunque cosa per amore della volontà del Padre. Dobbiamo diventare dei
figli e delle figlie che ereditano l’esempio lasciato da Gesù. Gesù ci ha dato
le parole dei vangeli durante i suoi 30 anni e più di vita. Quando incontrò
della gente che moriva di fame, mentre andava in giro con i suoi discepoli,
diede da mangiare a 5.000 persone con cinque pani e due pesci. Diede tutto ciò
che poteva. Fece conoscere la fede, la vita e l’amore. Fece conoscere tutto ciò
di cui l’umanità aveva bisogno.
Avete mai ricevuto le
parole di Gesù come il suo corpo sostanziale? Avete mai sentito attraverso le
parole di Gesù che egli è l’incarnazione della fede eterna di Dio? Avete mai
sentito attraverso le parole di Gesù che egli è l’incarnazione dell’amore
eterno? Se non riuscite a sentire questo nemmeno dopo aver ascoltato le parole
di Gesù, allora il cuore di Gesù si spezzerà.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Oh Padre, Noi Ti Accogliamo! 9 marzo 1959
La moltitudine di persone
che seguiva Gesù credette che egli era il Messia e il Salvatore degli uomini
quando mostrò il miracolo dei pani e dei pesci, ma quando Gesù fu ucciso, tutti
lo abbandonarono e se ne andarono. Se le persone che seguivano Gesù avessero
capito la profondità del suo cuore verso il cielo, se avessero capito che egli
possedeva un cuore capace di conoscere profondamente Dio e che era venuto a
prendere responsabilità per tutta la storia della provvidenza, avrebbero capito
la sua situazione e lo avrebbero seguito. Inoltre, dietro a loro, anche tutta
la nazione di Israele avrebbe seguito Gesù.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Scaliamo la Collina della Sventura Storica, 19 gennaio 1958
Gesù prega da solo sulla
montagna
Marco 1:35:
Poi, la mattina, mentre
era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là
pregava.
Sappiamo bene che Gesù se
ne andava sulle montagne ogni volta che si trovava di fronte a dei problemi
seri.
Gesù andò dagli israeliti
e nelle sinagoghe col modello vittorioso stabilito nel suo corso di 40 giorni
nel deserto, e tuttavia essi non lo ricevettero. Invece di accoglierlo, lo
perseguitarono dovunque andava. Incontrò opposizione e derisione. Il fatto di
aver dovuto seguire il corso del deserto dopo essere stato respinto la prima
volta [da Giovanni Battista] era di per sé sufficiente a suscitare dei
sentimenti di amarezza e di rabbia. Quando Gesù vide che la religione ebraica e
la nazione d’Israele gli venivano contro, dopo che era tornato da loro
riportando una vittoria su Satana, il suo cuore fu consumato da un dolore e da
una pena indescrivibili. Dobbiamo pensare alla posizione e alla situazione di
Gesù. Nelle difficili circostanze della persecuzione, per riportare la nazione
e la religione a Dio, Gesù pregò in cima alle montagne e lottò contro Satana
nel corso dei tre anni di vita pubblica.
Il cuore di Gesù era tale
che invece di provare dolore per la sua posizione desolata, si angustiava
perché il risultato degli sforzi compiuti da Dio per l’umanità nel corso di
4.000 anni era così misero, e gli dispiaceva esprimere il suo cuore al cielo.
Per Gesù, logorato da un simile cuore, era fuori discussione esprimere
risentimento verso la nazione, le sinagoghe o l’umanità caduta. Dobbiamo sapere
che Gesù non si permise di provare rancore verso nessuno.
Preghiera di Sun Myung Moon
“Padre, sappiamo bene che
le grandi figure religiose della storia hanno avuto un rapporto con le
montagne, condividendo le loro situazioni con le montagne e determinando gli
standard della vita e della morte, della vittoria e della sconfitta, sulle
montagne.
Abbiamo appreso che Gesù,
come rappresentante dell'umanità, andava in cima a una montagna e lì supplicava
Dio dal profondo del suo cuore. Poiché abbiamo capito i rapporti storici con le
montagne, permetti a tanti figli e figlie di Dio di apparire in cima alle
montagne di questa penisola. Guidali ad essere persone valorose, che possono
restituire a Te la gloria e la vittoria e a indennizzare le basi storiche del
risentimento per ciò che è avvenuto sulle montagne. Per essere questo tipo di
persone, sappiamo che, oltre a noi come individui, le nostre famiglie, società,
religioni, nazioni e il mondo devono tutti andare in cima alla montagna.
Ti prego guidaci ad
assomigliare al cuore di Gesù, andando su e giù per le montagne per amore del
cielo e della terra, e per seguire le sue orme. Permettici di diventare figli
che sanno lottare con fedeltà fino al giorno in cui stabiliremo un altare
vittorioso in cima alla montagna e canteremo “Osanna”. Combattiamo senza
piegarci o ritirarci.
Padre, noi sappiamo che
se avremo questa determinazione, Tu ci aiuterai. Guidaci attraverso qualunque
complicazione con risolutezza. Preghiamo tutto questo nel nome del Signore”.
Amen.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Il cuore addolorato di Gesù quando andava sulle montagne, 25 gennaio 1959
Che persona degna di
compassione era Gesù? La sua mente non poteva fare a meno di dolersi quando
guardava le persone e il suo cuore non poteva far altro che piangere fortemente
quando guardava le istituzioni religiose. Gli uomini non poterono capire la
situazione di Gesù che portava la responsabilità della provvidenza e del
destino del cielo. Non c’era nessuno che capiva il suo cuore mentre di notte
vagava da solo sulle montagne.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Preghiera -18 ottobre 1959
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