lunedì 22 dicembre 2014

Lascia che i morti seppelliscano i morti

La verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
Lascia che i morti seppelliscano i morti
Luca 9:59-60:
A un altro disse: "Seguimi". Ed egli rispose: "Permettimi di andare prima a seppellire mio padre". Ma Gesù gli disse: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; ma tu va’ ad annunciare il regno di Dio".
L’insegnamento di Gesù sullo standard d’amore per Dio era estremamente chiaro. Quando uno dei suoi discepoli gli chiese se poteva partecipare al funerale di suo padre, Gesù gli disse di restare alla sua missione: “Lascia che i morti seppelliscano i morti”.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Stare alla Presenza di Dio, 7 novembre 1972
Quando un seguace di Gesù gli chiese se poteva andare a casa a seppellire suo padre che era morto, Gesù disse: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”. Da queste parole di Gesù è chiaro che la Bibbia contiene due concetti diversi di vita e di morte.
Il primo concetto di vita e di morte riguarda la vita fisica. Qui, “morte” significa la fine della vita fisica, come nel caso del padre morto del discepolo che doveva essere sepolto.
Il secondo concetto di vita e di morte riguarda le persone che si erano radunate per seppellire il defunto, quelli che Gesù chiama “i morti”. Perché Gesù si riferisce a persone i cui corpi erano ancora vivi e attivi come a dei morti? Egli intendeva dire che, dal momento che non avevano accettato Gesù, erano molto lontani dall’amore di Dio e vivevano nella sfera del dominio di Satana. Questo secondo concetto di morte non si riferisce alla conclusione della vita fisica. Significa lasciare il grembo dell’amore di Dio e cadere sotto il dominio di Satana. Il concetto corrispondente di vita si riferisce allo stato di vivere in accordo alla volontà di Dio, nel dominio dell’amore infinito di Dio. Quindi, anche se il fisico di una persona è vivo, se questa persona vive lontano dal dominio di Dio ed è sotto la schiavitù di Satana, dal punto di vista dello standard originale del valore è morta. Una conclusione simile si può trarre dalle parole di giudizio del Signore sulle persone infedeli della chiesa di Sardi:
“Tu hai nome di vivere e sei morto” Apocalisse. 3
D’altro canto, anche se la vita fisica di una persona può essersi conclusa, essa rimane viva nel vero senso se il suo spirito dimora nel Regno dei Cieli, un regno del mondo spirituale dove Dio domina attraverso l’amore. Quando Gesù disse: “... chi crede in me, anche se muore vivrà” Gv. 11:25 Voleva dire che quelli che credono in lui e vivono nella sfera del dominio di Dio hanno la vita. Disse anche:
“Chiunque vive e crede in me non morrà mai” Gv. 11:26.
Dicendo che i credenti non moriranno mai, intendeva dire che quelli che credono in Gesù durante la loro vita terrena avranno la vita eterna non in questo mondo, ma nello spirito, in seno all’amore di Dio. Saranno vivi, sia in questa vita che in quella dell’aldilà. Le parole di Gesù ci assicurano che la morte, intesa come fine della vita fisica, non ha alcun effetto sulla nostra vita eterna.
Amare prima Gesù
Matteo 10:34-38:
“Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada.
Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; e chi non prende la sua croce e non viene dietro a me non è degno di me”.
Gesù disse forse ai suoi seguaci di trattare ogni cosa con amore e di essere gentili con tutti? Al contrario disse: “Non pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace ma una spada”. Persino Giovanni Battista disse: “Pentitevi perché il Regno dei Cieli è vicino”.
Perché non disse: “Rallegratevi, perché sta arrivando il Regno dei Cieli?” Il vero pentimento non è facile. Dovete prima pentirvi per gli errori storici commessi durante la provvidenza e poi fare ciò che è rimasto incompiuto.
Le rigorose richieste dell’insegnamento di Gesù sono contrarie a quello che vogliamo sentire e in contrasto con ciò che vogliamo fare. In confronto ad oggi, 2.000 anni fa era un’epoca spiritualmente molto buia e chiusa; eppure, persino in quelle circostanze, Gesù disse: “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me”. Pensate che le persone di quei tempi bui avrebbero accolto benevolmente Gesù.
Se Gesù venisse oggi, potrebbe proclamare che le persone devono amarlo più del Presidente. Si presenterebbe ad uno sposalizio e direbbe che è meglio vivere da soli e dimenticarsi del matrimonio per amare Gesù. E se dicesse: “Io non voglio che aspettiate il matrimonio per l’eternità, ma solo finché io non dirò che potete farlo”. Pensate che il pastore che presiede alla cerimonia nuziale direbbe:
“Gesù, tu hai ragione. Questa coppia deve aspettare a sposarsi.”? No! Direbbero tutti che è un pazzo e vorrebbero scacciarlo dalla chiesa. Non c’è da sorprendersi se le persone al tempo di Gesù pensavano che fosse un pazzo, un uomo che non era adatto a vivere nella società.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La Felicità Eterna, 25 febbraio 1979
Quando avete freddo vi mettete dei vestiti pesanti; quando avete fame, vi cibate. Vi prendete cura di voi stessi veramente bene, ma fate la stessa cosa per Dio? Questa è una questione molto importante per la vostra vita. Viviamo tutti una volta sola; alla fine della vostra vita, la domanda seria a cui dovrete rispondere sarà quanto avete amato veramente Dio. La domanda è già stata posta da Gesù, come sta scritto nella Bibbia. Gesù chiedeva alle persone di amarlo più del loro sposo, dei loro figli o di chiunque altro.
L’amore ha tutte le qualità diverse. Qual è lo standard d’amore che dobbiamo soddisfare prima di essere effettivamente qualificati a dire ad una persona: “Ti amo”? Abbiamo bisogno di sapere dove ci troviamo rispetto a quello standard. Lo standard d’amore insegnato da Gesù comprendeva tutto nella vita di un individuo: le persone a lui care e i suoi beni preziosi, ogni cosa. Ognuno ha certe rivendicazioni sul suo ambiente, la sua famiglia, il suo paese e il mondo. Tutto questo doveva essere abbandonato, se necessario, per amare Gesù; questo era lo standard estremamente chiaro che riporta la Bibbia.
Immaginate di essere andati in cielo e che Dio vi chieda: “Quanto mi hai amato mentre eri sulla terra?” Potreste forse risponderGli: “Sai, Padre Celeste, io Ti volevo amare, ma mia moglie me lo ha impedito”? Questa risposta è inaccettabile. Dovete essere sicuri, mentre siete vivi, di non essere solo desiderosi ma anche capaci di amare Dio.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Stare alla Presenza di Dio, 7 novembre 1982
Il ruolo della religione è insegnare alle persone a stabilire uno standard d’amore più alto di quello del mondo satanico. La persona religiosa è quella che manifesta un amore più grande di chiunque altro nel mondo reclamato da Satana. Per amore di Dio è capace di negare il valore di qualunque cosa del mondo satanico e così ricreare il valore di tutto in relazione a Dio.
Come persone religiose, dovremmo eccellere in questo tipo di amore. L’amore di Dio inizierà dopo che abbiamo dimostrato il nostro amore, e questa è proprio la ragione per cui Gesù disse:
“Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me, e chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me”.
Questa è la vera essenza del Principio di Dio. Dovremmo diventare delle persone che sanno dimostrare verso Dio e verso Cristo un amore più grande di chiunque altro al mondo, perché in quel punto l’amore di Dio inizierà. Amando il Signore, gli uomini e le donne possono superare il punto in cui l’uomo cadde e raggiungere il livello della perfezione.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Il Desiderio di Tutte le Cose, 17 giugno 1977
L’amore originale è molto più grande dell’amore terreno. In questo mondo un uomo si fece avanti e disse: “Amate me più di quanto amate qualunque persona al mondo”. Chiunque abbia potuto fare un’affermazione del genere dev’essere l’uomo più straordinario della storia. Ciò che in pratica questa persona sta dicendo è che dovreste separarvi da questo mondo e trovare il punto di vista di Dio per fare un nuovo inizio. Se dite a Dio che volete fare un nuovo inizio dal punto originale e creare un nuovo mondo, allora Dio vi dirà: “Benvenuto, figlio mio! Io ti ho aspettato. Ho bisogno di questo tipo di soluzione per il mondo.” Se Dio non rispondesse in questo modo, allora sarebbe responsabile dei problemi. Dio dovrà rispondere a questa persona.
Gesù conosceva Dio come un Dio personale di cuore e rappresentò quell’amore nel mondo dicendo:
“Amate me più di qualunque altra persona o cosa”. La posizione di Gesù era assolutamente straordinaria. Dio accolse con gioia la venuta di Gesù nel mondo, ma Satana lo trattenne.
Dal discorso di Sun Myung Moon: I Genitori, i Figli e il Mondo Centrato su Se Stessi, 5 giugno 1983

2 commenti:

  1. "Padre, la Tua volontà di elevare Gesù Cristo e di essere orgoglioso di lui è stata tramandata nella storia attraverso i discepoli e si è collegata a noi oggi. Per favore, facci capire che la Tua speranza è che la Tua volontà porti frutto attraverso di noi. Ora, Ti prego, fa che diventiamo dei sacrifici per risolvere l’amarezza del cielo e della terra, l’amarezza di tutte le cose del creato e l’amarezza di Gesù Cristo."

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  2. “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada.
    Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; e chi non prende la sua croce e non viene dietro a me non è degno di me”.

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