lunedì 4 novembre 2019

La volontà di Dio e il Natale

La Verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
La volontà di Dio e il Natale
Questo discorso di Padre Sun Myung Moon è stato dato ai membri unificazionisti nel giorno di Natale del 1976; si intitola: "La volontà di Dio e il Natale". Anche se sono passati tanti anni, il valore e il significato del giorno di Natale non è cambiato.
Oggi è Natale 1976, e le persone in tutto il mondo stanno celebrando la nascita di Gesù Cristo. Quando pensiamo a Gesù, sappiamo che non nacque con uno scopo individuale, come le persone comuni, ma venne sulla terra per salvare il mondo. A causa della caduta, l’umanità ha chiaramente bisogno di un Salvatore per poter ritornare a Dio. L’umanità si è allontanata da Dio e tutti devono passare attraverso Gesù per ritornare a Lui.
Gesù venne per realizzare il Regno di Dio sulla terra
Sin dalla caduta, la volontà di Dio si è focalizzata sullo scopo della restaurazione. Dio è determinato a salvare l’umanità, a mostrare alle persone come possono uscire dallo stato caduto ed entrare nell’ideale originale della creazione. Questa è la restaurazione o la provvidenza di salvezza. Nel corso della storia le persone non sono state nella posizione di salvare se stesse; la salvezza, invece, viene da Dio. Dio deve mandare un Salvatore per rivelare al mondo il Suo ideale originale di creazione. Quest’uomo era Gesù Cristo.
È estremamente importante, celebrando questo giorno di Natale, conoscere lo scopo della venuta di Gesù Cristo 2000 anni fa. Senza conoscere chiaramente quello scopo, questa celebrazione non ha alcun significato; perciò stamattina vorrei dare un messaggio sul tema: “La volontà di Dio e il Natale”.
Quando chiediamo a Dio se la Sua intenzione originale per questo mondo è stata completamente realizzata, ovviamente la Sua risposta è no. La volontà di Dio originariamente non fu realizzata a causa della caduta umana. Nel corso della storia l’umanità caduta ha continuamente cercato la realizzazione finale della volontà di Dio e dello scopo di creazione. Mentre questa provvidenza andava avanti su tanti livelli diversi – individuale, familiare, sociale, nazionale e mondiale – la volontà o il piano originale di Dio non è mai cambiato.
Dio è eterno, immutabile, assoluto ed unico, perciò anche la Sua volontà è eterna, immutabile, assoluta ed unica. Dio non può scendere a compromessi col Suo standard originale a causa del fallimento umano. Non può abbassarsi al livello dell’umanità peccatrice; sono gli uomini che devono elevarsi al livello di Dio.
Come sapete, l’intenzione originale di Dio per questo mondo, non sarebbe stata solo la perfezione di un individuo, ma avrebbe portato alla perfezione della famiglia. Questo si sarebbe espanso alla perfezione del clan, della società, della nazione e del mondo. Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione senza cadere, oggi il mondo sarebbe stato completamente diverso. Non vedremmo tutte le scene disgustose a cui assistiamo ogni giorno, e non vedremmo neanche le barriere di lingue e le barriere nazionali che separano le persone. Inoltre, ogni individuo vivrebbe per realizzare concretamente la perfezione e potrebbe chiaramente pianificare il suo modo di vita per raggiungere alla fine il Regno dei Cieli.
Oggi il problema è che gli uomini non conoscono il Dio vivente e non hanno una giusta direzione. La gente vive una vita sbandata, alla cieca. Nell’ideale originale questo non succederebbe mai; tutti sarebbero guidati alla perfezione in un modo perfettamente conforme alla volontà di Dio e nessuno potrebbe o vorrebbe vivere al di fuori di quella volontà.
Se non ci fosse stata la caduta, gli uomini sarebbero cittadini del Regno di Dio sulla terra. I cittadini del Regno di Dio inizieranno la loro vita qui sulla terra e dopo aver portato a termine la loro vita qui, saranno elevati automaticamente nel Regno di Dio in Cielo, dove continueranno come famiglie.
Nella mente di Dio c’è sempre stato un progetto, il piano originale che è sempre stato e sempre rimarrà perfetto, anche se la realizzazione fisica di questo piano non si è ancora vista. Gesù pregò: “Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra”. Gesù conosceva la perfezione della volontà di Dio in Cielo e portò quella volontà sulla terra, venendo a stabilire la perfezione qui. Questo era il piano di Dio.
Gesù vivente era il perfetto mediatore della salvezza
Gesù Cristo venne per compiere la volontà di Dio, per trasmettere la volontà di Dio alla nazione scelta di Israele. Dio si stava muovendo in una certa direzione e Gesù Cristo si muoveva parallelamente a quella direzione, quindi, certamente, il popolo d’Israele avrebbe dovuto muoversi in modo parallelo a Gesù. Se tutti e tre si fossero mossi parallelamente in una sola direzione, la volontà suprema di Dio si sarebbe potuta realizzare in quella nazione. Dio e Gesù erano uniti, e tutto ciò che occorreva era che il popolo di Israele si unisse a Gesù. Dopo la realizzazione a livello nazionale, l’espansione di quella realizzazione a livello mondiale sarebbe stata assicurata.
Gesù venne come un sacerdote per essere ricevuto dal popolo d’Israele. Portò la grande opportunità di realizzare la condizione per la restaurazione del giardino di Eden. Tutto fu perduto nel giardino di Eden, ma tutto avrebbe potuto essere restaurato dalla nazione scelta d’Israele se essa si fosse unita al Messia. Le battaglie cruente che sono avvenute per tanti secoli dopo la comparsa di Gesù non sarebbero mai dovute succedere. Dio aveva preparato Israele per tante migliaia di anni perché fosse pronta ad accettare il Messia alla sua venuta.
Anche se Gesù non apparve nel modo in cui la maggior parte degli ebrei del suo tempo lo aspettava, essi avrebbero dovuto avere lo stesso la saggezza di accettare il Messia e lavorare insieme a lui alla sua venuta. Così Giovanni Battista, preparando la via a Gesù, dichiarò al mondo: “Pentitevi, perché il Regno di Dio è vicino”.
Il Messia poteva capire e ragionare col cuore di Dio, così poteva essere unito all’amore di Dio. Le qualità umane eccezionali della sua personalità gli permettevano di collegarsi al popolo di Israele. Lui era il ponte fra Dio e tutto il mondo caduto e, accettandolo, il popolo avrebbe accettato Dio e si sarebbe unito a Lui. La volontà di Dio era che il Messia fosse accettato, non respinto. Gesù era veramente il Messia e attraverso la totale obbedienza del popolo egli avrebbe dovuto ricevere il potere di guidare Israele.
La morte di Gesù non fu un suicidio, fu un’esecuzione. Oggi la dottrina cristiana predica la salvezza per mezzo del sangue di Gesù, ma dobbiamo chiederci se Dio e Gesù aderiscono a questa dottrina. Nella Bibbia si narra la storia di una prostituta che era stata condannata a morte e stava per essere lapidata. Gesù disse alle persone che si erano riunite intorno a lei: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Tutti, imbarazzati, lasciarono cadere le loro pietre. Dopo che tutti se ne furono andati con vergogna, Gesù parlò alla donna accusata dicendole: “Non ti ha condannato nessuno? Nemmeno io ti condanno. Va’ e non peccare più”.
Cosa significa questo?
Con le sue parole Gesù offriva il perdono. Prima ancora che Gesù versasse una goccia di sangue, c’era già la salvezza. Nessuno doveva aspettare che Gesù morisse. C’era salvezza nell’accettare la parola di Gesù. Questo è nella Bibbia. Gesù non dava un buono dicendo: “Vi perdonerò e salverò, ma aspettate finché muoio sulla croce”. Gesù offriva la salvezza a tutti con la parola di Dio. Il piano di salvezza di Dio non richiedeva spargimento di sangue. La parola salvezza significa che il giardino di Eden sarà qui sulla terra, con uomini, donne e famiglie vive. Ciò di cui abbiamo bisogno è la realizzazione da vivi, non lo spargimento di sangue e la morte.
Adamo, Gesù e il signore del Secondo Avvento hanno lo stesso scopo
Dio, tuttavia, non ha ancora visto la perfezione del Suo piano originale qui sulla terra, nemmeno dopo la venuta di Gesù Cristo. A causa della crocifissione Gesù non poté realizzare pienamente lo scopo della sua venuta, la realizzazione dell’ideale di Eden. Non era affatto il piano originale di Dio realizzare l’ideale uccidendo il Messia. Se questo era veramente il metodo di Gesù, allora sarebbe bastato semplicemente mandarlo in una nazione che non era preparata a capirlo. A volte il sacrificio è necessario, ma Dio non intendeva il sacrificio della vita umana come la chiave per completare la salvezza. A causa della crocifissione, Gesù Cristo non poté portare l’umanità al massimo grado della perfezione individuale o alla perfezione della famiglia, della società o della nazione. Perciò è del tutto logico che il Messia debba venire una seconda volta.
Cosa farà Gesù quando verrà?
Verrà per spazzare via il mondo? La parola “giudizio” spesso è fraintesa nel senso che Dio nell’ira spazzerà via tutto. Questo non è lo scopo per cui il Messia viene una seconda volta. Lo scopo è realizzare la missione che è rimasta incompiuta 2000 anni fa, lavorare per la perfezione dell’individuo, della famiglia, della società, della nazione e del mondo. Il giudizio è il lavoro costruttivo di Dio per vedere realizzato il Regno di Dio qui sulla terra.
Il lavoro di Dio è realistico e fisico. Interpretando la Bibbia alla lettera, tanti cristiani si aspettano la comparsa di Gesù nel cielo, ma ci sono problemi con questa visione. Le persone concepiscono Dio come un essere soprannaturale, qualcuno che compirebbe perfino il miracolo di far venire Gesù sulle nuvole. Ma perché in questo caso sarebbe necessario il Cristianesimo? Perché sarebbe necessaria la fede? Perché Dio, tanto per cominciare, non ha usato il potere soprannaturale per costruire il Suo Regno? Perché ha dovuto aspettare 6.000 anni per realizzare questo?
Voglio che sappiate che la volontà di Dio nel mandare Gesù Cristo 2.000 anni fa è perfettamente parallela alla venuta di Adamo nel giardino di Eden. Il Signore del Secondo Avvento verrà per lo stesso scopo. In altre parole, la volontà di Dio, lo scopo di Adamo, lo scopo di Gesù e lo scopo del Secondo Avvento sono tutti identici. La verità è immutabile, essendo l’inizio e la fine. La volontà di Dio non può essere cambiata o offuscata dal tempo ma sarà sempre la stessa. Dio ha una formula e quando sarà realizzata, Dio la suggellerà. Quella particolare formula è ancora lì, incompiuta; Dio sta aspettando che l’uomo realizzi quello standard puro, incontaminato.
Preghiamo.
Padre Sun Myung Moon

2 commenti:

  1. In quelle circostanze, pensate che durante gli anni di Gesù sulla terra qualcuno celebrò il suo compleanno con gioia? Man mano che Gesù cresceva e conosceva sempre più chiaramente chi era Dio e quale avrebbe dovuto essere la sua missione, il suo cuore diventava sempre più pesante e più angosciato e il suo ambiente diventava sempre più difficile da sopportare.

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  2. È estremamente importante, celebrando questo giorno di Natale, conoscere lo scopo della venuta di Gesù Cristo 2000 anni fa. Senza conoscere chiaramente quello scopo, questa celebrazione non ha alcun significato; perciò stamattina vorrei dare un messaggio sul tema: “La volontà di Dio e il Natale”.

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