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La Verità
sulla vita e la missione di Gesù Cristo
Il Giorno della
Resurrezione
Il giorno della
resurrezione è il giorno che Dio ha desiderato ardentemente dal momento della
caduta dell’uomo sino al tempo della venuta di Gesù. Inoltre il popolo ebreo,
così come tutta l’umanità e tutte le cose, desiderano ardentemente il giorno in
cui possono essere liberati dallo stato della caduta ed essere resuscitati, in
altre parole, il giorno della resurrezione. Detto in un altro modo, è da 4.000
anni che Dio desidera che sia stabilito il giorno della resurrezione
sostanziale, e anche Gesù ha sperato di inaugurare il giorno della resurrezione
sostanziale.
Tuttavia, a causa
dell’ignoranza del popolo d’Israele, Gesù fu crocifisso e, di conseguenza, morì
senza realizzare la missione della resurrezione sostanziale. Per questo fino ad
oggi, dopo che sono trascorsi 2.000 anni, questo giorno della resurrezione
sostanziale è rimasto la speranza di tutta l’umanità e di tutte le cose.
Secondo voi, quante
persone c’erano che conoscevano la realtà storica che tutta la responsabilità e
la missione universale dei 4.000 anni durante i quali Dio ha guidato la
dispensazione della resurrezione, dipendevano da Gesù? C’era anche solo una
persona che capì il cuore di Gesù, che non aveva dei desideri centrati su se
stesso, ma che desiderava realizzare i desideri storici e universali di Dio?
C’era anche solo una
persona che conosceva il cuore di Gesù che sperava solo nel giorno in cui ogni
cosa in Cielo e sotto il Cielo avrebbe potuto cantare il canto della
resurrezione di fronte a Dio? Gesù non dimenticò mai quel desiderio neanche per
un minuto durante i trent’anni della sua vita e condusse una vita estremamente
angosciosa. Anche se gli Israeliti non credettero in Gesù a causa della loro
ignoranza, Gesù sacrificò tutta la sua vita e seguì il suo corso per fornire
loro la speranza storica e universale, la gloria della resurrezione. Nessuno ha
compreso questo fatto.
Se non capite quanto Gesù
si è dato da fare e quanti dolori ha sofferto per questa speranza - la
resurrezione - dal tempo della sua nascita al tempo della sua morte, allora il
valore di quella resurrezione di Gesù non avrà niente a che fare con voi.
Inoltre non potrete nemmeno offrire gratitudine per questa grazia della
resurrezione.
Quando Gesù volse il suo
sguardo sugli uomini ignoranti, si rese conto che a causa della loro mancanza
di fede, da quel momento in poi avrebbe percorso un cammino difficile. Perciò
Gesù dimenticò tutte le sue difficoltà e seguì un corso di sofferenze
sconosciuto agli altri, con un cuore disperato e addolorato nel tentativo di
stabilire il tempo della resurrezione davanti a loro. Sperava che il corso
difficile che l’umanità doveva percorrere, la via della morte, alla fine non
sarebbe stato tramandato alle generazioni successive, ma l’umanità non capì
assolutamente questo.
Tuttavia, gli amici che
Gesù desiderava avere non erano amici del Regno in Cielo, ma persone sulla
terra. Allora perché invece delle persone, il Cielo diventò il suo amico? Il
popolo d’Israele avrebbe dovuto essere nella posizione di un amico che
comprende il cuore di Gesù, ma poiché non realizzò la sua responsabilità, il
Cielo dovette prendere la posizione di amico al posto suo. Dovete capire questa
situazione e diventare delle persone vere che rappresentano il cuore di Gesù
non in Cielo ma sulla terra, realizzando la speranza di Gesù che voleva dei
veri amici sulla terra.
Grazie alla resurrezione
di Gesù, tutte le cose hanno potuto sperimentare la gioia di ricevere un nuovo
padrone. Gli esseri umani hanno potuto intraprendere il corso di un nuovo
inizio. Gesù ha potuto provare la gioia della vittoria nella battaglia
spirituale, e Dio, che è stato accusato da Satana per 4.000 anni, ha gustato la
gioia di essere liberato dalle accuse, almeno esteriormente, grazie alla
resurrezione di Gesù.
Dovete capire che in
questo modo, grazie alla resurrezione di Gesù, la gioia scaturì in Cielo e
sotto il Cielo. Tuttavia la felicità della vittoria nei confronti di Satana è
qualcosa che Gesù avrebbe dovuto sperimentare durante la sua vita, non dopo la
sua morte. Anche la gioia di Dio dovuta alla resurrezione di Gesù avrebbe
dovuto essere una gioia per la vittoria su Satana sia interiore che esteriore.
Di conseguenza a causa della morte sulla croce, la gioia più grande che Dio e
tutta l’umanità hanno il diritto di avere è stata tramandata come una speranza
non realizzata fino ad oggi. Perciò la missione di restituire al Cielo una
felicità universale più grande, dipende da voi. Inoltre, anche voi dovete poter
provare quella gioia.
La gioia della
resurrezione spirituale di Gesù non poté diventare la gioia che tutte le cose,
gli esseri umani, Gesù e Dio dovrebbero possedere eternamente, così quella
gioia da un lato si mescolò al dolore. Era una gioia di importanza minore. Solo
quando stabilite questa gioia non-essenziale come la gioia universale su questa
terra, e stabilite la gioia come una gioia eterna che non porta nessuna traccia
di dolore, Dio può provare gioia per la vostra resurrezione, più della gioia
che provò per la resurrezione di Gesù.
Solo in questo modo
potete veramente gustare la felicità di Dio attraverso la gioia della
resurrezione di Gesù. Pensando che questa è la speranza e il compito di ognuno
di voi, dovete reclamare come vostra la speranza che Gesù aveva nei confronti
del mondo, e reclamare come vostro il compito di Gesù.
Per far questo, prima di
essere contenti per il giorno della resurrezione, dovete pensare al faticoso
corso di Gesù e al lungo e faticoso corso di 4.000 anni di Dio. Percorrendo
questo corso di tribolazione da voi stessi, dovete condurre una vita di fede
che può realizzare la speranza che rimane davanti a Dio e restituire eterna
gioia a Lui.
Rev.
Sun Myung Moon - 17 April 1957
(Funzione tenuta
all’aperto nella periferia di Seoul, Corea)
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