domenica 24 maggio 2020

Il tradimento di Giuda

La Verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
Il tradimento di Giuda
Matteo: 26:14-16
Allora uno dei dodici, che si chiamava Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti, e disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d'argento. Da quell'ora cercava il momento opportuno per consegnarlo.
Gesù venne come il Vero Genitore o il Vero Padre, ma Giuda lo tradì. Nel suo atto di tradimento, era rappresentata tutta l’umanità. Attraverso di lui, tutti gli uomini, come progenie di traditori, tradirono il loro Vero Genitore… Per trenta pezzi d’argento, un uomo bandì il Vero Genitore dalla terra e rese completamente vana la provvidenza di Dio di 4.000 anni. In quel momento, Satana prevalse sulla terra.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Restaurazione e Benedizione, 2 febbraio 1969
I dodici mesi formano un ciclo di stagioni. In questo c’è sempre un equilibrio, con sei mesi in alto e sei mesi in basso, sei mesi a sinistra e sei mesi a destra. Un posto è caldo e l’altro è freddo. Ogni stagione raggiunge un picco e poi cambia. Non potete dire che volete solo la primavera o che vi piace soltanto il caldo. Alla maggior parte delle persone non piace l’inverno, ma dovete vivere attraverso di esso. Giuda Iscariota tradì Gesù e almeno tre discepoli collaborarono con lui; il loro tradimento corrispondeva ai tre mesi dell’inverno. Dovete passare attraverso l’inverno per accogliere la primavera. L’inverno è essenziale, perché senza di esso non può essere preparato nulla per la primavera.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Il Cielo e Noi, 25 marzo 1979
L’ultima cena
Luca 22:14-20:
Quando giunse l'ora, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. Egli disse loro: «Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi, prima di soffrire; poiché io vi dico che non la mangerò più, finché sia compiuta nel regno di Dio». E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi; perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio». Poi prese del pane e, dopo averne reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.
Allora, fino a che punto dovremmo essere come Gesù? Dobbiamo raggiungere il punto in cui siamo uniti a Gesù nel corpo e nel sangue. Questo è il motivo per cui egli stabilì la condizione del sacramento: dobbiamo sentire che stiamo realmente mangiando il corpo e il sangue di Gesù. Dobbiamo sentire effettivamente la vita e l’amore di Gesù per noi più di qualunque altra cosa quando mangiamo il pane; e quando beviamo il vino, dobbiamo realmente sentire che stiamo bevendo il suo sangue. Senza questa esperienza reale dei sensi, non si può realizzare la salvezza. Questo era il metodo di Gesù per portare l’umanità fuori dal mondo di Satana e condurla nel mondo di Dio. 
Attraverso questa comunione Satana è separato e l’umanità è innestata a Gesù, una comunione con lui che risulta in un solo corpo, un solo sangue, in altre parole: una sola umanità.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Come possiamo unirci a Dio, 15 gennaio 1972
Qual è il significato delle parole di Gesù ai suoi discepoli: “Dovete bere il mio sangue e mangiare la mia carne?” Implicito in queste parole è il cuore ardente di Gesù che ci supplica: “Anche se io vi lascio, dovete diventare i padroni di tutti i compiti che rientrano nella sfera del piano di salvezza e realizzare i miei desideri inesauditi”.
Il sangue che i discepoli ricevettero da Gesù simboleggiava l’aspetto spirituale. La carne simboleggia l’aspetto fisico e significa anche lo Spirito Santo. Perciò, partecipando alla loro carne e al loro sangue, la comunione di Gesù e dello Spirito Santo li stabilì come figure centrali che avrebbero risolutamente portato avanti lo scopo di Dio. Cosa ancora più importante, il sangue di Gesù simboleggia il cielo, mentre il suo corpo simboleggia la terra. Di conseguenza la speranza e le aspirazioni di Gesù sono talmente grandi da riempire il cosmo.
Ora, dopo essere state santificate attraverso lo Spirito Santo, le vostre menti devono essere collegate al corpo santo di Gesù. Questo è un tipo di restaurazione storica. Quando Dio creò Adamo ed Eva, prima creò il corpo e poi creò lo spirito. Creò il loro corpo fisico e poi alitò la vita nelle loro narici. Proprio come i due principi sono uniti insieme per creare un uomo, similmente, nel corso della restaurazione fino ad oggi, le opere di Gesù e dello Spirito Santo, che uniscono il cielo e la terra, sono portante avanti congiuntamente.
Quando pensate a questo, dovete capire quanto è importante la responsabilità che abbiamo. Noi, apostoli insignificanti, possiamo veramente determinare il destino del cielo e della terra. Voi rappresentate gli apostoli! Siete nati con il corpo santo di Gesù e dovete manifestare la potenza della vita di Gesù mentre lavorate per Dio. Le opere ispiranti dello Spirito Santo, che agiscono in nome del Cielo, devono emergere da voi. Quando vi muovete in unità per fare la volontà di Gesù Cristo, che cerca di restaurare tutto il mondo della creazione, il cielo si muoverà secondo la direzione in cui vi muovete voi.
… Cosa comandò Gesù mentre distribuiva il suo corpo e il suo sangue ai suoi discepoli? Egli disse: “Prendete questo e dividetelo tra voi”. Dal momento che abbiamo ricevuto la carne e il sangue di Gesù, a condizione che ci assumiamo la responsabilità per i problemi del cielo in nome di Gesù, la volontà di Dio si realizzerà. Questo è il desiderio del cielo.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La promessa che deve essere realizzata, 8 luglio 1956
Mentre distribuiva il pane e il vino, Gesù disse ai dodici discepoli che amava: “Io non berrò di questo frutto della vigna fino al giorno in cui lo berrò di nuovo con voi nel regno di mio Padre”. Gesù voleva dire che finché i dolori degli uomini non sono risolti sulla terra, neanche lui può riposare in pace. Comprendendo questa situazione, non dovremmo mai far sì che Gesù si senta più solo, addolorato o ostacolato.
Dobbiamo sperimentare tutte queste situazioni con la nostra mente e il nostro corpo per capire la situazione di Gesù, lottare in nome suo contro Satana e sconfiggerlo per porre fine alle preoccupazioni di Dio. Se non riusciamo a diventare coloro che possono prendersi cura delle persone di questo mondo al posto di Gesù, allora non potremo ricevere Gesù che verrà su questa terra negli Ultimi Giorni.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Il Signore è il mio Buon Pastore, 25 marzo 1957
Io sono nel Padre e il Padre è In Me
Giovanni 14:10-20:
Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
«Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi.
Gesù disse che lui e Dio erano un corpo solo. Inoltre disse che era il Figlio di Dio più esattamente il Figlio unigenito. Spingendosi un passo più in là, disse che era lo sposo dell’umanità. Dovete capire che Gesù era il Vero Genitore dell’umanità. Per questo Gesù era il Re di tutti i re. Riguardo la vita, Gesù disse che lui era lo sposo e noi siamo le spose. Lo scopo di queste parole era imprimere l’idea di una coppia unita nel regno della vita. Di conseguenza, persino quando stava morendo, Gesù promise solennemente di svolgere il lavoro dei Veri Genitori attraverso se stesso e lo Spirito Santo. Poiché Dio che creò la terra è invisibile, si può dire che lo scopo della venuta di Gesù su questa terra era di rappresentare il Dio invisibile e di portare testimonianza all’umanità del Dio invisibile.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Uniamoci in cerca della patria, 22 settembre 1957
Fra Dio, i genitori e i figli ci deve essere qualche concetto unificatore. L’unità e l’armonia fra tutti e tre è di vitale importanza. Nessuno di questi componenti può essere tolto; non possiamo eliminare Dio dal pacchetto, non possiamo togliere i genitori e non possiamo escludere i figli. Dentro i veri genitori esistono degli elementi di Dio e dei figli. Dentro i figli ci sono degli elementi di Dio e dei genitori. In altre parole, ciascun componente contiene l’espressione dell’insieme.
In Giovanni 14 è riportato un profondo messaggio che Gesù diede ai suoi discepoli, preparandoli per la sua imminente crocifissione. In quel discorso Gesù disse: “Non credete che io sono nel Padre e il Padre è in me?” e “In quel giorno saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi”. Cosa voleva dire Gesù? Qual è l’essenza e il significato delle sue parole? Sulla base del concetto della famiglia, Gesù affermò che era nel Padre e che il Padre era in lui, e che egli era nei suoi discepoli e i suoi discepoli erano in lui. Queste sono delle dichiarazioni straordinarie.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La via che Dio sta seguendo, 23 gennaio 1983
Perché vogliamo l’amore e la vita eterna? Perché Dio ha queste cose e noi vogliamo essere come Lui. Che cosa c’è di così buono a diventare una sola cosa con Dio e il Suo amore? È semplice: una volta che diventate così, Dio e l’universo appartengono a voi. È una grossa ambizione, vero? Giudicate da voi stessi se questo è veramente possibile oppure no.
Stamattina io ho parlato della verità, della vita e dell’amore. Una volta che possedete queste tre cose, non dovete seguire Dio. Anche se cercate di andare per un’altra strada o di scappare da Dio, vi troverete già in Dio. Gesù disse che era in Dio e che Dio era in lui, e chiamò se stesso la via, la verità e la vita. Se voi siete in me ed io in voi, allora ci assomigliamo. Questa è l’unica, autentica via pubblica
Dal discorso di Sun Myung Moon: L’era della nuova dispensazione, 4 maggio 1978

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