lunedì 15 giugno 2020

Il Velo del Tempio si squarcia

La verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
Il Velo del Tempio si squarcia
Matteo 27:51:
Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono. 
Il Tabernacolo era diviso in due parti: il luogo santo (santuario) e il luogo santissimo (santo dei santi). Solo il sommo sacerdote poteva entrare nel luogo santissimo e soltanto una volta l’anno, quando faceva il sacrificio nel Giorno dell’Espiazione. Il luogo santissimo era quello in cui veniva conservata l’Arca dell’Alleanza. Questo era il luogo dove Dio rivelava la Sua presenza. Simboleggiava lo spirito di Gesù. Il luogo santo conteneva un candelabro, un altare per l’incenso e una tavola per il pane della Presenza, che erano accuditi quotidianamente dai sacerdoti simboleggiava il corpo di Gesù.
Inoltre il luogo santissimo simboleggiava il mondo spirituale, mentre il luogo santo simboleggiava il mondo fisico. Quando Gesù fu crocifisso, il velo che separava il luogo santo dal luogo santissimo fu squarciato in due, da cima a fondo. Questo voleva dire che la crocifissione di Gesù pose la base per la salvezza spirituale, quando fu aperto il cancello fra lo spirito e la carne o fra il cielo e la terra.
I santi risorsero dalle tombe
Matteo 27:52-53:
Le tombe s’aprirono e molti corpi dei santi che dormivano, risuscitarono; e, usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, e apparvero a molti.
Nella Bibbia è scritto che negli Ultimi Giorni i morti risorgeranno dalle loro tombe:
"Con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio…e prima resusciteranno i morti in Cristo 1 Tess. 4:16".
Possiamo capire il significato di questa profezia esaminando un evento simile, cioè quando i morti risorsero dalle loro tombe al tempo della morte di Gesù.
Matteo 27:52-53, non vuole dire che i corpi decomposti dei santi risorsero letteralmente dalle loro tombe. Se i corpi fisici dei santi dell’era dell’Antico Testamento fossero effettivamente risorti dalle loro tombe e fossero apparsi a molti a Gerusalemme, certamente avrebbero portato testimonianza di Gesù alle persone, poiché sapevano già che egli era il Messia. Dopo aver sentito quella testimonianza, chi fra gli abitanti di Gerusalemme, non avrebbe creduto a Gesù crocifisso? In più, se i santi fossero realmente risorti dalle loro tombe con il corpo, sicuramente le loro azioni sarebbero state riportate nella Bibbia. Invece, non si trova nessuna testimonianza di questo.
Cosa vuole dire la Scrittura quando racconta che i corpi dei santi risorsero dalle loro tombe? Questa testimonianza fu fatta da persone che potevano percepire gli spiriti dei santi del passato che erano risorti spiritualmente e apparivano sulla terra. Questo è molto simile a Mosè ed Elia che, come spiriti, apparvero brevemente davanti a Gesù sul Monte della Trasfigurazione Mt. 17:3.
La discesa all'inferno
Luca 24:46:
Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno.
Nel mondo dell’amore non ci sono confini perché l’amore è la forza più potente dell’universo. Può superare qualunque confine. Persino l’inferno non ha barriere che possono resistere al potere dell’amore.
Secondo le Scritture, dopo la sua crocifissione Gesù Cristo trascorse tre giorni nell'oscurità. Dove andò? Andò nel profondo dell’inferno e predicò il vangelo per tre giorni.
Satana, il padrone dell’inferno, avrebbe potuto dire: “Gesù, sei finito nella nostra gabbia. Chiuderò la porta a chiave; sei mio prigioniero”. Ma questo è impossibile; Satana non aveva nessun potere di legare Gesù lì. Gesù Cristo, la completa manifestazione dell’amore di Dio, disse: “Ama il tuo nemico”. Perciò può persino trasformare l’inferno in cielo, così entrare ed uscire dall’inferno per lui non è assolutamente un problema. Diciamo che c’è un confine nel regno di Dio. Se c’è una persona che ama veramente Dio con tutto il cuore, la mente e l’anima, pensate che Dio gli dirà: “Tu non puoi entrare qui; devi avere un passaporto, oppure devi portare un dono. Tu non puoi venire nel trono di Dio”? Sarebbe fermato a quel punto? No.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La linea di confine, 5 dicembre 1976
In che modo Gesù poté assumersi la responsabilità dell’inferno? Se Gesù si fosse assunto la responsabilità per la volontà di Dio solo nel suo aspetto buono e fosse morto per Dio solo nel suo aspetto buono, allora avrebbe potuto governare il regno dei cieli, ma non l’inferno. Quindi, poiché Gesù stabilì lo standard celeste mantenendo la sua integrità persino nell’inferno, stabilì lo standard di poter governare anche l’inferno.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La proprietà di Dio e la nostra proprietà; 19 novembre 1958
Un uomo buono può andare nel profondo dell’inferno per lo scopo di Dio ma nel far questo la sua qualità e il suo valore non cambieranno. La cosa importante è se va laggiù per portare le persone su. Può sembrare uguale alle persone del mondo malvagio, ma la sua motivazione è influenzare il mondo del male inducendolo a ritornare a Dio.
La Bibbia dice che dopo la crocifissione Gesù trascorse tre giorni all’inferno prima di ascendere al cielo. Durante quei tre giorni era ancora il Salvatore? Sì. Andò là perché era attratto dalla vita di quel luogo? No. Ci andò per portare l’inferno nel suo regno, cioè il cielo.
Dal discorso di Sun Myung Moon: La nostra posizione attuale, 7 ottobre 1979

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