
La verità sulla vita e la
missione di Gesù Cristo
Il Velo del Tempio si
squarcia
Matteo 27:51:
Ed ecco, la cortina del
tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si
schiantarono.
Il Tabernacolo era diviso
in due parti: il luogo santo (santuario) e il luogo santissimo (santo dei
santi). Solo il sommo sacerdote poteva entrare nel luogo santissimo e soltanto
una volta l’anno, quando faceva il sacrificio nel Giorno dell’Espiazione. Il luogo
santissimo era quello in cui veniva conservata l’Arca dell’Alleanza. Questo era
il luogo dove Dio rivelava la Sua presenza. Simboleggiava lo spirito di Gesù.
Il luogo santo conteneva un candelabro, un altare per l’incenso e una tavola
per il pane della Presenza, che erano accuditi quotidianamente dai sacerdoti
simboleggiava il corpo di Gesù.
Inoltre il luogo
santissimo simboleggiava il mondo spirituale, mentre il luogo santo
simboleggiava il mondo fisico. Quando Gesù fu crocifisso, il velo che separava
il luogo santo dal luogo santissimo fu squarciato in due, da cima a fondo.
Questo voleva dire che la crocifissione di Gesù pose la base per la salvezza
spirituale, quando fu aperto il cancello fra lo spirito e la carne o fra il
cielo e la terra.
I santi risorsero dalle
tombe
Matteo 27:52-53:
Le tombe s’aprirono e
molti corpi dei santi che dormivano, risuscitarono; e, usciti dai sepolcri,
dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa città, e apparvero a molti.
Nella Bibbia è scritto
che negli Ultimi Giorni i morti risorgeranno dalle loro tombe:
"Con voce
d’arcangelo e con la tromba di Dio…e prima resusciteranno i morti in Cristo 1
Tess. 4:16".
Possiamo capire il
significato di questa profezia esaminando un evento simile, cioè quando i morti
risorsero dalle loro tombe al tempo della morte di Gesù.
Matteo 27:52-53, non
vuole dire che i corpi decomposti dei santi risorsero letteralmente dalle loro
tombe. Se i corpi fisici dei santi dell’era dell’Antico Testamento fossero
effettivamente risorti dalle loro tombe e fossero apparsi a molti a
Gerusalemme, certamente avrebbero portato testimonianza di Gesù alle persone,
poiché sapevano già che egli era il Messia. Dopo aver sentito quella
testimonianza, chi fra gli abitanti di Gerusalemme, non avrebbe creduto a Gesù
crocifisso? In più, se i santi fossero realmente risorti dalle loro tombe con
il corpo, sicuramente le loro azioni sarebbero state riportate nella Bibbia.
Invece, non si trova nessuna testimonianza di questo.
Cosa vuole dire la
Scrittura quando racconta che i corpi dei santi risorsero dalle loro tombe?
Questa testimonianza fu fatta da persone che potevano percepire gli spiriti dei
santi del passato che erano risorti spiritualmente e apparivano sulla terra.
Questo è molto simile a Mosè ed Elia che, come spiriti, apparvero brevemente
davanti a Gesù sul Monte della Trasfigurazione Mt. 17:3.
La discesa all'inferno
Luca 24:46:
Così è scritto, che il
Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno.
Nel mondo dell’amore non
ci sono confini perché l’amore è la forza più potente dell’universo. Può
superare qualunque confine. Persino l’inferno non ha barriere che possono
resistere al potere dell’amore.
Secondo le Scritture,
dopo la sua crocifissione Gesù Cristo trascorse tre giorni nell'oscurità. Dove
andò? Andò nel profondo dell’inferno e predicò il vangelo per tre giorni.
Satana, il padrone
dell’inferno, avrebbe potuto dire: “Gesù, sei finito nella nostra gabbia.
Chiuderò la porta a chiave; sei mio prigioniero”. Ma questo è impossibile;
Satana non aveva nessun potere di legare Gesù lì. Gesù Cristo, la completa
manifestazione dell’amore di Dio, disse: “Ama il tuo nemico”. Perciò può
persino trasformare l’inferno in cielo, così entrare ed uscire dall’inferno per
lui non è assolutamente un problema. Diciamo che c’è un confine nel regno di
Dio. Se c’è una persona che ama veramente Dio con tutto il cuore, la mente e
l’anima, pensate che Dio gli dirà: “Tu non puoi entrare qui; devi avere un
passaporto, oppure devi portare un dono. Tu non puoi venire nel trono di Dio”?
Sarebbe fermato a quel punto? No.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: La linea di confine, 5 dicembre 1976
In che modo Gesù poté
assumersi la responsabilità dell’inferno? Se Gesù si fosse assunto la
responsabilità per la volontà di Dio solo nel suo aspetto buono e fosse morto
per Dio solo nel suo aspetto buono, allora avrebbe potuto governare il regno
dei cieli, ma non l’inferno. Quindi, poiché Gesù stabilì lo standard celeste
mantenendo la sua integrità persino nell’inferno, stabilì lo standard di poter
governare anche l’inferno.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: La proprietà di Dio e la nostra proprietà; 19 novembre 1958
Un uomo buono può andare
nel profondo dell’inferno per lo scopo di Dio ma nel far questo la sua qualità
e il suo valore non cambieranno. La cosa importante è se va laggiù per portare
le persone su. Può sembrare uguale alle persone del mondo malvagio, ma la sua
motivazione è influenzare il mondo del male inducendolo a ritornare a Dio.
La Bibbia dice che dopo
la crocifissione Gesù trascorse tre giorni all’inferno prima di ascendere al
cielo. Durante quei tre giorni era ancora il Salvatore? Sì. Andò là perché era
attratto dalla vita di quel luogo? No. Ci andò per portare l’inferno nel suo
regno, cioè il cielo.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: La nostra posizione attuale, 7 ottobre 1979
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