lunedì 22 dicembre 2014

Gesù con i discepoli

La verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
Gesù con i discepoli
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua messe». Matteo 9:35-38
Miracoli e guarigioni
Marco 1:38-39:
Ed egli disse loro: «Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando demoni.
Gesù riusciva a guarire cacciando gli spiriti malvagi o i demoni. La grande forza spirituale di Gesù faceva allontanare lo spirito malvagio e questo permetteva alla vittima di ritornare immediatamente alla normalità. L’elemento malvagio che la influenzava era stato rimosso.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Il Reverendo Moon Parla di Satana, della Caduta e del Male. Senza data
Percorrendo il corso della restaurazione, Gesù non si dilettava a fare miracoli. Se pensate che facesse i miracoli in pace e con gioia, vi sbagliate. La sua situazione reale era che non aveva un posto sulla terra dove far riposare il suo corpo o un luogo su cui poter contare nell’universo. Così Gesù dovette appellarsi al cielo. Dobbiamo capire la situazione disperata di Gesù, che era in uno stato così miserabile. Quando si trovava in una situazione triste in cui sentiva la necessità di mostrare compassione verso le persone, Gesù alzava le mani dicendo: “Padre!” È in quel momento che accadevano i miracoli. Dobbiamo capire che quei miracoli avvenivano quando Gesù si rivolgeva a Dio nella più sconsolata tristezza. Non pensate che Gesù abbia fatto i miracoli perché gli piaceva farlo.
Dal discorso di Sun Myung Moon: L’Incarnazione di Gesù, un Pioniere, 1 Febbraio 1959
Durante i suoi tre anni di ministero pubblico Gesù aveva un obiettivo: essere accettato. Non poteva realizzare la sua missione in nessun altro modo. Sin dal primo giorno, Gesù predicò il vangelo senza equivoci, in modo che le persone potessero ascoltare la verità ed accettarlo come figlio di Dio. La parola di Dio avrebbe dovuto portare le persone ad accettarlo. Quando Gesù vide che era improbabile che le persone lo ricevessero solamente attraverso la parola di Dio, cominciò a compiere atti prodigiosi. Sperava che la gente lo avrebbe potuto riconoscere attraverso i miracoli.
Giovanni 10: 38:
"Anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre".
Gv. 20:30-31:
Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri miracoli, che non sono scritti in questo libro; ma queste cose sono scritte affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figliuol di Dio, e affinché credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Gesù diede la vista ai ciechi e mondò i lebbrosi. Guarì gli storpi e benedisse i sordi con l’udito. Gesù resuscitò i morti. Fece queste cose solo perché voleva essere accettato. Nonostante ciò, le persone dicevano di lui:
Mt. 12:24: “Costui non caccia i demoni se non in nome di Beelzebub, principe dei demoni”.
Che situazione straziante! Presto Gesù si rese conto dell’impossibilità di farsi accettare dalle persone.
Non nascose la sua amarezza, ma espresse la sua rabbia:
Mt. 11:21: “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere”.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Il Futuro del Cristianesimo, 28 ottobre 1973
Le nozze di Cana
Giovanni 2:1-4: Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesù.
E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». Gesù le disse: «Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta».
Gesù era il figlio unigenito di Dio e quindi possedeva tutto l’amore di Dio. Quando avete il vostro primo figlio, quella creatura è il centro di una tremenda manifestazione d’amore da parte vostra.
Quelli che non sono ancora sposati possono prepararsi a questo evento. Se gli esseri umani provano una gioia così intensa col loro primogenito, cosa pensate abbia provato Dio? Dio vede la propria immagine nel Suo primo Figlio e attraverso di lui può manifestare la Sua immagine al mondo intero. Quanto è importante questa persona!
Allora, cosa deve fare questo Figlio? Dio ha bisogno solo di un figlio? Dio sapeva fin dall’inizio che aveva bisogno di una coppia, che avrebbe incluso una figlia. Un uomo che vive da solo è come una persona con un piede solo. Gesù sapeva che Dio attendeva con trepidazione la Sua Figlia unigenita, quindi non vedeva l’ora di restaurare una donna in quella posizione. Questo è il motivo per cui il tema centrale nel Nuovo Testamento è quello dello sposo e della sposa.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Il Suono della Campana della Mente 28 gennaio, 1979
Maria non aiutò Gesù nel matrimonio che lui desiderava. Era addirittura contraria. Le parole di Gesù a Maria alle nozze di Cana, “Che c’è fra me e te, o donna?” Gv. 2:4 Rivelano un cuore di rimprovero nei confronti di una madre che aiutava le nozze degli altri ma non si preoccupava di aiutare Gesù a ricevere la sua sposa, la cosa più importante richiesta dalla provvidenza. Con questa ottica, ora possiamo capire il motivo per cui Gesù chiese: “Chi è mia madre, chi sono i miei fratelli?” Mt. 12:48
Dal discorso di Sun Myung Moon: La Visione del Principio della Storia Provvidenziale di Salvezza, 16 Aprile 1996
Supponiamo che Gesù avesse trovato la sua sposa e si fosse sposato; allora, da quel momento in poi, la storia sarebbe completamente cambiata. In quel periodo storico i maschi tradizionalmente si sposavano all’età di circa 18 anni. Perché Gesù non si sposò all’età di 18 anni? Perché non poté trovare la sua sposa. C’erano molte donne, ma Gesù non poté trovare la sposa che poteva adattarsi alla provvidenza di Dio.
La caduta dei nostri progenitori avvenne quando avevano circa 16 anni. Quando Gesù aveva 17 anni, spiegò onestamente a sua madre Maria tutti i dettagli provvidenziali che erano necessari perché lui potesse sposarsi. In tutto parlò a sua madre tre volte: a 17 anni, poi di nuovo a 27 anni e poi ancora a 30 anni. Ma la sua famiglia non accettò la sua proposta.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Calcolo Totale o Resoconto della Provvidenza Storica di Dio, 25 Dicembre 1994
Tutti i componenti della famiglia di Gesù pensavano che lui era un figlio illegittimo. A quel tempo nessuno credeva che fosse stato concepito dallo Spirito Santo. Gesù era in una situazione miserevole.
Era oggetto di derisione. Persino i bambini lo prendevano in giro. I suoi parenti lo disprezzavano.
Tutti si sposano ma Gesù non riuscì a farlo nonostante avesse 30 anni. Nessuno voleva dare di buon grado una sposa ad un figlio illegittimo. Questa era la posizione di Gesù, che venne come lo sposo.
Negli ultimi giorni molte persone hanno più di una moglie. Vediamo molta confusione nel nostro mondo, esistono persino casi di incesto. Se Gesù avesse potuto stabilire la sua famiglia e la sua tribù tutto sarebbe andato bene.
Dal discorso di Sun Myung Moon: Calcolo Totale o Resoconto della Provvidenza Storica di Dio, 25 dicembre 1994


1 commento:

  1. Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua messe»

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