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La verità sulla vita e la
missione di Gesù Cristo
La famiglia di Gesù lo
ostacola
Marco 3:20-21
Poi entrò in una casa e
la folla si radunò di nuovo, così che egli e i suoi non potevano neppure
mangiare. I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano «È
fuori di sé».
Marco 3:31-35:
Giunsero sua madre e i
suoi fratelli; e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. Una folla gli stava
seduta intorno, quando gli fu detto: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue
sorelle là fuori che ti cercano». Egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi
sono i miei fratelli?» Girando lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno,
disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chiunque avrà fatto la volontà di Dio,
mi è fratello, sorella e madre».
Come possiamo vedere da
queste parole, Gesù non aveva dei genitori e dei fratelli che potessero
sinceramente confortarlo. Siccome non aveva dei veri genitori e dei veri
fratelli, Gesù si trovò in una situazione triste, desolata e miserabile e fu
abbandonato dai suoi parenti. Quando Giovanni Battista, che avrebbe dovuto
preparare la via al Signore, lo tradì, Gesù provò un enorme dolore e una grande
amarezza. Noi dobbiamo renderci conto della situazione di Gesù sentendo il suo
cuore e, spingendoci un po’ più in là, possiamo ereditare tutti i suoi
insegnamenti.
Nonostante la sua
famiglia e i suoi parenti fossero stupiti dai miracoli che circondavano la sua
nascita, dal momento che ignoravano il piano provvidenziale di Dio, non
poterono ricevere Gesù come il Messia. Originariamente avrebbero dovuto capire
la missione divina di Gesù e preparare la strada e l’ambiente per il suo
futuro. Sarebbero dovuti diventare come una scala per Gesù, nel suo cammino per
realizzare il piano di salvezza di Dio. Se avessero fatto questo, Gesù non
avrebbe avuto bisogno di trovare i suoi discepoli.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Perché Deve Tornare il Signore? 26 Maggio 1957
La madre e i fratelli di
Gesù non diventarono mai la sua vera famiglia. Diventarono invece i suoi
nemici, nella strada che stava percorrendo. Inoltre, persino i tre discepoli di
Gesù, che egli educò con tutto il suo cuore e la sua vita, e che lo
affiancarono durante i tre anni del suo ministero pubblico, non diventarono
veri membri della sua famiglia.
Che tipo di persona
sarebbe un vero membro della famiglia di Gesù? Sarebbe una persona che
assomigliava a Gesù nel desiderio di portare la verità a tutti. Questa persona
avrebbe sperimentato tutto il cuore sofferente e angosciato di Dio nel vedere
la battaglia di Gesù contro Satana. Per questo, un vero membro della famiglia
di Gesù non sarebbe qualcuno che seguì Gesù solo quando percorreva la via della
croce, ma qualcuno che aveva capito il cuore di Gesù durante tutta la sua vita,
fino al momento in cui dovette prendere la strada che lo portò alla croce.
Marco 3:31-35:
Giunsero sua madre e i
suoi fratelli; e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. Una folla gli stava
seduta intorno, quando gli fu detto: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue
sorelle là fuori che ti cercano». Egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi
sono i miei fratelli?» Girando lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno,
disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chiunque avrà fatto la volontà di
Dio, mi è fratello, sorella e madre».
Quando Gesù venne sulla
terra, il fatto di non riuscire a trovare un vero membro della sua famiglia fu
il suo dolore e la sua pena più grande. Gesù non riuscì a trovare un vero
membro della sua famiglia che potesse testimoniare per lui, lottare al suo
fianco quando combatteva contro Satana e portare la croce al suo posto mentre
camminava verso il Golgota, una persona di cui potesse essere veramente
orgoglioso di fronte al cielo e alla terra.
Alla luce di questo, cosa
dovremmo fare noi? Come Gesù diede tutto se stesso per testimoniare la volontà
di Dio 2000 anni fa, anche noi, che viviamo oggi, dobbiamo fare del nostro
meglio per testimoniare la sua volontà, con tutto il nostro cuore e la nostra
mente. Dobbiamo diventare delle persone che possono realizzare i desideri di
Gesù, nella stessa situazione di Gesù che lottò contro Satana, e con il cuore
di Gesù che si preoccupava di realizzare la volontà di Dio, nonostante
l’opposizione delle autorità ebraiche e della nazione di Israele.
Inoltre, per eliminare
tutti gli ostacoli che si oppongono alla realizzazione della volontà del cielo,
dobbiamo diventare persone in grado di sentire la forte determinazione di Gesù
che fu pronto ad offrire persino la sua vita. Dobbiamo anche avere lo spirito
di diventare un’offerta disposta a sacrificarsi e a portare una croce per amore
delle persone.
Se avete il carattere di
Gesù, potete comunicare con il cuore di Gesù, che 2000 anni fa offrì se stesso
in sacrificio per gli Israeliti. Non dovete diventare un’offerta senza vita,
una persona che si arrende a Satana. Se capite veramente il cuore di Gesù, non
avrete timore a testimoniare la sua volontà, né sarete sconfitti nella
battaglia contro Satana. Perciò, negli ultimi giorni dobbiamo mantenere una
determinazione eroica ed avere il coraggio di superare la collina della morte,
guidando persino i nostri nemici nell’abbraccio d’amore di Dio. Così potremo
finalmente diventare veri membri della famiglia di Gesù.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Diventiamo Veri Membri della Famiglia di Gesù, 18 ottobre 1957
Nessun posto dove posare
il capo
Matteo 8:20:
Gesù gli disse: «Le volpi
hanno delle tane e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell'uomo
non ha dove posare il capo».
Prima di dire che una
persona è grande, pensate al significato di questa parola. Tra tutte le persone
nel corso della storia, quattro furono i santi più grandi: Gesù, Maometto,
Confucio e Buddha.
Avevano forse delle case
grandi e lussuose e molte ricchezze? No, ognuno di loro fu perseguitato e
disprezzato dai suoi contemporanei. Gesù disse: “Le volpi hanno le loro tane e
gli uccelli del cielo i loro nidi ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il
capo”. È questa la caratteristica di un grande uomo?
Durante il suo tempo,
Confucio fu come un “cane senza nome”, come egli stesso si definì, per il modo
in cui la gente lo trattava male. Non aveva un lavoro fisso, ma scelse di
vivere di elemosina e di viaggiare insegnando e imparando. Buddha nacque in un
palazzo lussuoso come un grande principe, ma rinunciò a tutto e scelse una vita
di sacrificio. Si ritirò sulle montagne a pregare e a scoprire la verità
spirituale. Nessuno vuole veramente vivere una vita difficile, ma questi
quattro uomini scelsero questo tipo di vita e oggi tutti li considerano grandi.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Le cose di cui vogliamo essere orgogliosi, 25 ottobre 1981
Con i vostri genitori che
cercano addirittura di rapirvi e la persecuzione che viene da ogni parte, voi
state scrivendo il poema più grande e state creando il più grandioso capolavoro
artistico. Noi stiamo diventando i creatori di grandi opere. Gli alberi
dispendiosi sono quelli che hanno sviluppato forme insolite o simmetriche nel
corso della loro vita accidentata.
La sofferenza crea fra
noi il legame spirituale più forte e senza di essa non proveremmo nessuna
profonda emozione stando insieme. Se abbiamo sofferto insieme la persecuzione e
la fame, e se abbiamo cercato di prenderci cura gli uni degli altri, allora si forma
un profondo rapporto di cuore che trascende la nostra nazionalità, che sia
coreana, giapponese o americana. Il modo in cui potete trovare un rapporto di
cuore con Gesù è accettare la sofferenza. Non c’è altro modo.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Coloro che possono ricevere l’amore di Dio, 1 ottobre 1977.
L’autorità sulla terra di
perdonare i peccati
Matteo 9:2-8:
Ed ecco gli portarono un
paralitico disteso sopra un letto. Gesù, veduta la loro fede, disse al
paralitico: «Figliolo, coraggio, i tuoi peccati ti sono perdonati». Ed ecco
alcuni scribi pensarono dentro di sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conosciuti i
loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nei vostri cuori? Infatti,
che cos'è più facile, dire: "I tuoi peccati ti sono perdonati" o
dire: "Alzati e cammina"? Ma, affinché sappiate che il Figlio
dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, alzati», disse allora
al paralitico, «prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e se ne
andò a casa sua. Visto ciò, la folla fu presa da timore e glorificò Dio, che
aveva dato tale autorità agli uomini.
Oggi, con un profondo
rispetto per la morte di Gesù, noi crediamo che il potere della redenzione si
trovi nella croce, ma questo non è tutto. Ciò che dobbiamo capire è che, mentre
la redenzione è certamente possibile attraverso la nostra fede nella croce, se
le persone avessero creduto e fossero vissute secondo le parole annunciate da
Gesù mentre era sulla terra, la salvezza si sarebbe realizzata a quel tempo e
in quel luogo.
Di cosa può essere
innanzitutto orgoglioso Gesù dopo essere venuto sulla terra? Adamo ed Eva non
furono in grado di realizzare le parole di Dio a causa della caduta. Essi non
credettero alle Sue parole.
Anche se l’uomo cadde e
la storia della provvidenza fu prolungata per 4000 anni perché Adamo ed Eva non
credettero alle parole di Dio, Gesù stabilì la fede, come punto centrale,
vincendo Satana. In altre parole Gesù emerse come il re della fede su questa
terra.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Gesù Cristo, l’orgoglio di Dio, 16 maggio 1956
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