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La verità sulla vita e la
missione di Gesù Cristo
Dio mio, Dio mio, Perché
mi hai abbandonato?
Matteo 27:46
E, verso l'ora nona, Gesù
gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamàsabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché
mi hai abbandonato?»
Gesù pregò: “Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato?”, Matteo 27:46. Non offrì questa preghiera
perché era preoccupato per se stesso. Dovete capire che egli offrì questa
preghiera perché era preoccupato per le persone e per le innumerevoli
generazioni future.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Superiamo la collina della sventura storica, 19 gennaio 1958
La ragione per cui Gesù
morì sulla croce dicendo: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato” era per
indennizzare il peccato dell’umanità che aveva tradito Dio e aveva agito contro
di Lui per 4.000 anni, dal tempo dei nostri antenati Adamo ed Eva. Poiché gli
uomini avevano abbandonato Dio, sulla base del principio dell’indennizzo, Dio
dovette abbandonare Gesù [che rappresentava l’umanità]. Gesù, tuttavia, non
abbandonò Dio.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Quelli che possederanno il Regno dei Cieli della speranza, 16 dicembre
1956
Analogamente, quando
cercate di offrire voi stessi per la missione di assumere la responsabilità per
tutta la storia di peccato, a un certo punto Dio negherà assolutamente di
conoscervi. Se questo accadrà, dovete avere la stessa fede immutabile che ebbe
Gesù sulla croce. Dovete avere la disposizione d’animo di essere già una
persona morta. È la missione dei cristiani sostenere questa fede decisamente
rivoluzionaria.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Ecco l’Agnello di Dio che porta i peccati del mondo, 25 novembre 1956
Cosa dovremmo possedere?
Dovremmo possedere il giardino del riposo, il giardino della felicità, il
giardino della bontà, il giardino dell’amore e dell’ideale. Tuttavia, prima di
possedere queste cose, dovremo essere colpiti da Satana e anche dal Cielo. Gesù
fu colpito da Satana e dal Cielo. I farisei cacciarono Gesù e, nello stesso
tempo, lo cacciarono i romani. Dal fatto che Gesù sulla croce pregò
disperatamente “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Matteo 27:46,
possiamo vedere che anche Dio lo aveva abbandonato.
Perciò chi possederà e
sarà posseduto dal regno dei cieli è una persona che sarà messa nella
situazione più miserabile nel processo di cercare Dio. Fra le razze del mondo,
quale sarà quella che possederà Dio? Lo possederà la razza più miserabile. Più
una razza è vicina a quella situazione pietosa, più è vicina a Dio.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Il possesso di Dio e il nostro possesso, 9 novembre 1958
Alla fine, persino Dio
disse a Gesù che era sulla croce: “Io non ti conosco”. In quel momento Gesù
gridò: “Padre, perché mi hai abbandonato?”, ma non gridò così perché temeva che
la speranza sarebbe stata distrutta e che tutta la sua vita sarebbe stata vana.
Gridò perché era preoccupato che, a causa della sua morte, se ne sarebbe dovuto
andare senza aver potuto completare la volontà del Padre. Non gli interessava
se Dio lo avrebbe mandato in cielo o all’inferno, perché aveva realizzato la
sua responsabilità personale. Gesù, che aveva dovuto fare amicizia con la
morte, cercò di essere contento della sua fatale situazione e di realizzare la
sua missione attraverso la sua morte.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Diventiamo quelli che servono il Signore che è venuto per tutta
l’umanità, 23 dicembre 1956
Pensate che Dio sia
sempre dolce con me? Io sapevo che Dio era dolce con tutti tranne che con me. A
volte era freddo e non mostrava nessun apprezzamento anche se avevo lavorato
duramente. Io so come Dio mi ha allenato e questo è il modo in cui voglio allenare
voi. Dovete stabilire, nelle circostanze più avverse, un record dal quale le
altre persone rimarranno impressionate.
Gesù era il figlio di
Dio, ma Dio permise che venisse inchiodato sulla croce. Persino lo stesso Gesù
gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Ma Dio gli diede quella
sofferenza, in modo che Gesù potesse stabilire l’esempio supremo. In quel
momento può nascere il vero amore. In circostanze incredibili, Gesù superò la
prova e nessuno può battere il suo record. Satana non ha alcun modo di accusare
Gesù.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Stabiliamo il record, 12 ottobre 1980
Padre, perdonali
Luca 23:34:
E Gesù diceva:
"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno".
Gesù Cristo ha sopportato
il dolore e ha percorso questa strada piena di ingiustizie e sofferenze per
6.000 anni fino ad oggi per trovarci, ha messo in gioco la sua vita e ha
percorso la via della croce. Dobbiamo aggrapparci a Gesù! Persino quando era di
fronte alla morte sulla croce, che pose fine ai suoi trent’anni di vita, si
appellò con tutto il cuore a Dio, dicendo: “Padre, perdonali”.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Gesù ci sta cercando in questo modo, 20 maggio 1956
Il corso di sofferenza di
Gesù sulla croce fu lo stesso cammino di tribolazioni percorso da Dio. In
quella situazione di prove e tribolazioni, Gesù pregò disperatamente: “Per
favore, perdonali perché non sanno quello che fanno”. Persino nel luogo della
morte, perdonò Roma e il gruppo di persone che si opponevano a lui, aspettando
la vittoria nel futuro. Quindi la vita di Gesù non si concluse all’età di 33
anni. Con l’aiuto di Dio, il Cristianesimo ereditò il suo spirito.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: La strada per l’America e l’umanità negli Ultimi Giorni, 22 gennaio 2000
Gesù Cristo non serbò
rancore verso nessuno quando stette di fronte al popolo d’Israele, persino
quando stava morendo sulla croce. Il motivo è che sapeva che, seguendo quella
strada, la porta per la salvezza del mondo si sarebbe aperta, anche se questo
poteva venire dopo la sua morte.
Mentre pativa un’agonia
inimmaginabile, Gesù avrebbe potuto provare risentimento verso gli ebrei.
Invece, ciò che sentiva
dal popolo che si opponeva a lui, era il faticoso lavoro di Dio, che aveva
guidato la provvidenza per 4.000 lunghi anni. Quando stava morendo sulla croce,
avrebbe potuto appellarsi al cielo, invocando il giudizio sul popolo d’Israele
che lo aveva messo in croce. Invece, soffriva angosciato per la storia della
provvidenza durante la quale Dio si era adoperato grandemente, e vedendo come
Dio aveva perdonato persino coloro che si opponevano a quelli che Lui aveva
mandato, Gesù ebbe la magnanimità di perdonarli. Anche se nella storia potevano
esserci state delle occasioni in cui le persone che si opponevano a Dio
sfuggivano al giudizio e trionfavano, la ragione per cui Dio non le aveva
giudicate non era perché quelle erano persone di valore, ma perché Dio era
capace di generare misericordia guardando i profeti che le avevano perdonate.
In questo modo, con un cuore di dolore in nome del cielo, Gesù perdonò i suoi
persecutori come rappresentante di tutta la storia e della dispensazione di
Dio.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: Diventiamo persone che partecipano alla gloria del Signore - 16 giugno
1957
Se Gesù, mentre stava
morendo sulla croce, avesse nutrito qualche sentimento di rancore nei confronti
del suo nemico, la provvidenza di Dio si sarebbe completamente ribaltata. Fu
per il fatto che Gesù superò la morte con un cuore di preghiera e di amore per
i suoi nemici, che in questo caso Satana si arrese.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: L’unificazione del mondo sarà realizzata dal vero amore, 10 febbraio 2000
La settimana scorsa è
stata una settimana incredibile. Sono sicuro che ne avete sentito parlare.
Durante la scorsa settimana sono stato trascinato in tribunale sotto “la
minaccia delle armi” giudiziarie e mi sono stati fatti tutti i tipi di domande
fondamentali, compreso se sono il Messia. Qual è la differenza fra la
situazione di 2.000 anni fa e oggi? Il giorno dopo che Gesù fu interrogato, fu
crocifisso. Tuttavia Dio ha lavorato per 2.000 anni per stabilire la fondazione
della democrazia fondata sulla libertà religiosa. Perciò, anche dopo il mio
recente interrogatorio, stamattina io posso venire a Belvedere e darvi questo
sermone.
Mentre ero seduto
nell’aula di quel tribunale ostile, c’erano tanti diversi atteggiamenti che
avrei potuto scegliere di adottare. Da un lato avrei potuto pensare: “Dio,
vorrei che facessi cadere il fuoco dell’inferno sulla testa di questo giudice!
E non mi piacciono affatto questi avvocati; cacciali via a pedate!” Avrei
potuto pensare in questo modo, ma certamente non l’ho fatto. Al contrario, in
quell’ambiente giudiziario estremamente ostile, ho messo in pratica il
Principio di Dio, ho avuto compassione dei miei nemici e li ho perdonati.
Dentro di me pensavo: “Dio, per favore, perdonali perché non sanno quello che
fanno. Alla fine verrà il tempo in cui capiranno chi sono”.
Durante il processo per
l’evasione fiscale, il pubblico ministero, Signor Flumenbaum, era
incredibilmente perfido verso di me. È naturale sentire l’impulso di scagliarsi
contro una persona simile. Immaginate i sentimenti della Madre durante tutta
questa vicenda; stava soffrendo così tanto per me ed ecco qui, questo Signor.
Flumenbaum, che si comportava in un modo così odioso, senza conoscermi affatto.
La Madre non poteva trattenere i suoi sentimenti e continuava a protestare con
me. Tuttavia, io la confortavo sempre e le dicevo: “Madre, capisco come ti
senti, ma per favore perdonalo”.
Dal discorso di Sun Myung
Moon: La via della volontà di Dio, 30 maggio 1982
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