venerdì 21 febbraio 2020

La Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria

La Verità sulla vita e la missione di Gesù Cristo
La Famiglia di Gesù
25 dicembre 1971 – Washington D.C.
Giuseppe e Maria
Essendo oggi il giorno di Natale, continuerò il discorso sul soggetto che ho già menzionato la scorsa notte. Nella Bibbia noi non troviamo nessun passo in cui qualcuno chiedesse a Gesù di suo padre.
Chi fu suo padre? Quando pensiamo a ciò possiamo immaginare che i suoi discepoli avrebbero dovuto conoscere già il suo passato. Nella Bibbia troviamo che Gesù in diverse occasioni disse cose poco chiare. Troviamo passi come: “Se vi parlo delle cose del mondo e voi non mi capite, come poso parlarvi delle cose celesti?” Oppure: “Sono venuto nel mondo per portare il fuoco, e come vorrei che fosse già acceso”. Questo ci fa supporre che vi deve essere stato qualcosa che egli lasciò incompiuto sulla terra. Quando uno dei suoi discepoli andò a dirgli che era venuta sua madre, egli rispose: “Chi è mia madre? Chi è mio padre? Sono quelli che fanno la volontà di Dio”. Questo si riferisce al fatto che sua madre e i suoi fratelli non cooperarono con lui a portare avanti il ruolo a loro assegnato.
In Giovanni 7 leggiamo che i discepoli e i vicini erano un po’ scettici circa la sua missione, perché egli se ne stava in casa mentre si svolgeva la Pasqua o c’era una festa pubblica in Gerusalemme. Ma questo lo facevano anche i suoi fratelli. E ancora, in un’altra occasione egli disse a sua madre: “Donna, che cosa hai da fare con me?” Da tutti questi passi possiamo concludere che nella Bibbia ci sono cose non chiaramente dette.
Ora lasciate che inizi. Attraverso il mio discorso di ieri notte avete appreso come fosse stato difficile per Dio stabilire la fondazione sulla quale poté nascere Gesù. Non soltanto Dio, ma tutti quelli che portarono a compimento la missione di stabilire la fondazione, lottarono tutti chiaramente fino alla venuta di Gesù. Dopo aver mandato Gesù Cristo sulla fondazione che era stata edificata con tante difficoltà e tribolazioni, potrebbe Dio aver voluto che Gesù fosse crocefisso o soffrisse così tanto? Prima di Gesù vi sono stati molti personaggi martiri inviati nel mondo per preparare la sua via e che attraversarono difficoltà e torture, e allora avrebbe Dio voluto che Gesù fosse torturato ancora?
Per migliaia di anni Dio ha preparato la fondazione per Gesù. Allora potrebbe egli aver voluto che il popolo lo perseguitasse e lo rigettasse fino ad arrivare ad inchiodarlo sulla croce? Se ci fosse stato un buon ambiente intorno a lui, con tutte le persone che avessero dato il loro contributo e lo avessero servito, sarebbero accadute cose differenti da quelle che abbiamo nel resoconto Biblico. Ma egli nacque persino in una stalla e da allora dovette attraversare tante difficoltà e sofferenze. Alla sua nascita il re tentò di ucciderlo, e dovette nascondersi, andando da un luogo all’altro. Voi potete immaginare che fino all’età di 30 anni egli è passato attraverso indicibili difficoltà. Persino durante i tre anni di pubblico ministero egli fu perseguitato dallo stesso Giudaismo, dai parenti, e da tutta la gente di Israele. Alla fine egli fu messo in croce. E possiamo ben immaginare che egli dovette attraversare molte situazioni difficili di cui la Bibbia non parla. Non ci fu un solo uomo in favore di Gesù, dalla sua parte.
Torniamo alla famiglia di Giuseppe. Egli era nella posizione dell’arcangelo, come vi ho detto la scorsa notte. Adamo ed Eva prima della caduta erano nel rapporto di fratello e sorella o promessi sposi. Poiché l’angelo prese Eva mentre essi erano in quella situazione, così al tempo di Gesù, Giuseppe e Maria dovevano restaurare ciò nell’ordine inverso. Centrandosi su Gesù, la parte di Dio dovette restaurare colei che era nella posizione di Eva prima della caduta. Ecco perché Dio fece concepire Maria. Ella fu scelta in questo caso. Supponiamo che voi siate Giuseppe, Maria è la vostra promessa sposa. Del tutto inaspettatamente la vostra ragazza è incinta. Come pensate di sentirvi? Ragazze rispondeteci! “Infuriato”! Se voi donne sentite così, quanto di più avrebbe dovuto essere triste per Giuseppe. Quanta agonia dovette aver provato nel cuore, dopo che ebbe udita la notizia. Non potete immaginare che un qualsiasi uomo in tali panni possa persino pensare di prendere in moglie la ragazza. Se qualcuno di voi uomini non pensa che egli stesse soffrendo, alzi la mano. Potete chiederlo all’intera popolazione del mondo, ma non troverete mai un solo uomo che risponderà affermativamente.
Dio l’Onnipotente avrebbe dovuto immaginare che questo tipo di cose sarebbero potute accadere. Quale deve essere stata la ragione per mandare Gesù con questo retroscena? Possiamo immaginare che ci doveva essere una ragione se Dio ha inviato il Messia in tali circostanze. Ecco perché Dio mandò un angelo a Giuseppe in sogno dicendogli che sua moglie stava per concepire per opera dello Spirito Santo. Ed egli doveva essere compiacente verso di lei e riceverla dopo la nascita del bambino. Questa non fu una visione, ma un sogno, che ognuno avrebbe potuto dimenticare. E Giuseppe, che ha fatto come gli era stato detto nel sogno, fu certamente un uomo giusto, un uomo retto.
Se eravate voi, avreste saputo ricevere questa Maria? Non era una cosa facile. Sarebbe stato felice Giuseppe nel ricevere Maria? No, completamente infelice e maldisposto a riceverla, Giuseppe sapeva, che secondo la legge Mosaica, una donna non casta doveva essere lapidata e uccisa. Egli conosceva la legge e c’era Maria incinta. Seppure gli fosse stato detto nel sogno che era stata posta incinta dallo Spirito Santo, avrebbe potuto credervi? La sua mente forse vacillò. Alla fine Giuseppe si decise a riceverla. In questo caso, la ricevette apertamente? Pensate che poté farlo? Penso che Giuseppe la condusse nella sua casa in segreto, e molto malvolentieri, per giunta. Noi non conosciamo se Giuseppe avesse dei fratelli o parenti o genitori. La Bibbia non ce lo dice. Noi non abbiamo un tale resoconto sullo sfondo familiare di Giuseppe. Nessuna di queste cose è scritta. Se la famiglia di Giuseppe avesse simpatizzato per Maria e Giuseppe, ci sarebbero stati dei rapporti con essa. Ancora, noi non leggiamo nella Bibbia di nessuna storia o occasione in cui Maria o Giuseppe narrano di Gesù, dei suoi nonni, zii, parenti. Ci deve essere una ragione per questo.
Quando Giuseppe doveva riprendere Maria, avrebbe potuto egli consultarsi sulla faccenda con i suoi genitori, se ne aveva, o qualcuno dei suoi parenti? Avrebbe potuto fare così? Alla luce della legge Mosaica, egli non lo poteva fare. Anche se queste persone attorno a lui non avessero potuto sapere che lei era incinta, non avrebbe potuto portarla a casa sua mentre erano ancora nello stato di promessi sposi. Quanto più difficile sarebbe stato per lui il portarla lì essendo la legge Mosaica così severa. A maggior ragione, dal momento che era incinta prima del matrimonio. Sebbene egli la conducesse in segreto, non immaginate che si spargessero le voci della sua gravidanza? Probabilmente essi devono aver vissuto assieme in una stanza. Le dicerie ed i pettegolezzi si saranno sparsi rapidamente, specialmente fra i bambini. Alcuni di questi bambini devono essere appartenuti ai suoi parenti.
Nel più profondo del suo cuore, avrebbe potuto Giuseppe non chiedersi chi fosse l’altro uomo? Fece supposizioni su questo e su quello. Per quanto possa essere stato un uomo giusto, ci deve essere stata qualche occasione in cui egli chiedesse della cosa a sua moglie. Giuseppe era un uomo molto generoso e giusto e le aveva salvato la vita, perché lei avrebbe dovuto morire lapidata. E Maria che sapeva ciò e che fu profondamente grata a suo marito, non potrebbe aver risposto alla domanda con arroganza, così: “Bene, il frutto del mio seno è concepito dallo Spirito Santo”. Avrebbe potuto rispondere in questo modo? Ed in tal caso egli avrebbe potuto crederlo? Bene, io penso che molti di voi qui proveniate da famiglie cristiane, conducete una vita di fede da così tanto tempo, ma persino per voi ciò potrebbe essere incredibile; voi non potete neppure immaginare di poter credere a quelle parole. Quindi quanto più lo deve essere stato per le altre persone!
Se Maria avesse risposto a quel modo, Giuseppe sarebbe stato molto infuriato. Anche se gli era stato detto in sogno qualcosa del genere. Se Maria avesse risposto che il bambino era stato concepito dallo Spirito Santo, egli non avrebbe potuto crederci, e ancora di più sarebbe stato molto infuriato ed indignato. Ed avrebbe potuto supporre o immaginare che la storia di Maria era per nascondere il fatto che lei aveva cercato di ingannarlo. Potete immaginare l’espressione del viso di Giuseppe? Felice? Indignato? Infuriato? Da quel tempo in poi, vi furono guai fra loro due, Giuseppe in diverse occasioni fece domande di quel tipo, e Maria da parte sua ebbe difficoltà a quelle domande. Stavano già per sorgere i primi guai. Accadde solo una volta o sarà stato molto frequente tutto ciò? Naturalmente il litigio fra essi continuò, vi saranno stati attorno ad essi orecchi attenti e occhi indaganti, puntati su di lei. Non immaginate che vi siano stati pettegolezzi sparsi in giro per il villaggio? Vi può essere stato qualche ascoltatore alle conversazioni fra la coppia che abbia sparso la diceria. Vi possono essere stati molti fatti del genere. Maria era in una penosa situazione! Come deve essere stata triste e sola.
Ora consideriamo mentre vanno verso Betlemme. Era su per giù il tempo in cui lei doveva partorire. Se le circostanze fossero state tali da permettere di preparare ogni cosa per il bambino che stava venendo, lei lo avrebbe fatto, invece non poté preparare niente. Quando il bimbo nacque, ella lo depose nella mangiatoia di una stalla e lo avvolse in fasce. Se Gesù avesse avuto parenti fisici uniti con Maria e Giuseppe, non avrebbero essi aiutato Maria a preparare la via in anticipo? Da tutte queste cose possiamo rilevare che Maria diede alla luce il bimbo in una triste e desolata situazione. Ma subito dopo la nascita apparvero gli angeli. Così Giuseppe pensò che il bambino doveva provenire da Dio. Poi vennero i tre saggi guidati dalla stella sin dall’Oriente, per adorarlo e portare a lui dei doni. E vi furono pastori che andarono ad adorarlo. Tutti questi avvenimenti consolarono Giuseppe o lo fecero pensare in maniera diversa.
Dopo la nascita del bambino, quando dovettero fuggire in Egitto, anche allora apparve un angelo ad indicare loro la via. Ancora un angelo guidò il loro ritorno. Con tali precedenti Gesù cresceva fra Maria e Giuseppe. Ma persino il bambino percepì che c’era qualcosa di confuso fra loro. Fra Giuseppe e Gesù non c’era un rapporto di discendenza, cosicché essi furono come degli estranei l’un l’altro. Dal lato di Maria, persino se ella avesse voluto far qualcosa per suo figlio, per esempio, come tessergli i vestiti, doveva prima accertarsi se in quel giorno Giuseppe era di buono o cattivo umore. Gesù poteva percepire chiaramente che i suoi genitori avevano dissidio interiore per causa sua.
Poiché vi sono molte famiglie divorziate negli Stati Uniti, molti ragazzi e ragazze debbono seguire genitori che non sono i loro veri genitori. In questo caso, questi figliastri spesso hanno un certo tipo di sentimento quasi malato verso i loro genitori adottivi. Se è così con voi al presente, quanto più deve esserlo stato 2.000 anni fa? Bene, se doveva essere vestito, se doveva mangiare o dormire, egli doveva osservare l’umore dei suoi genitori. Avete letto il racconto Biblico in cui Gesù va a Gerusalemme per la Pasqua quando aveva dodici anni. Giuseppe e Maria portavano il bambino a Gerusalemme. Dopo la festa i genitori ritornarono casa, ma solo dopo tre giorni si accorsero che il bambino si era smarrito e tornarono indietro a cercarlo. È un semplice racconto, ma dietro di esso c’è una triste storia. Leggiamo come Gesù fosse un bimbo talmente saggio ed abile che discusse dei passi Biblici con i prelati. Ma aveva appena dodici anni. Se foste stati voi, non avreste cercato il bambino per portarvelo dietro? Non possono esserci tali genitori. Anche Giuseppe e Maria sapevano che il bambino si era smarrito, ma Giuseppe aveva il cuore ferito. Egli non se ne preoccupò e non ne parlò. Maria, sebbene avesse il cuore così profondamente infranto, non poté pronunziare una sola parola per ricercare il figlio perduto. Così, in silenzio, ella passò tre giorni infelici. Ma dopo i tre giorni, Giuseppe dovette aver pensato che questo era troppo per lui. Che cosa avrebbero pensato i vicini?
Io posso elencarvi molti altri esempi come questo. Con queste cose nascoste nel suo cuore, il bimbo crebbe fino a diventare adulto. Bene, qui vengono i suoi fratelli. I suoi fratelli poterono percepire che c’era una certa storia nascosta, imbrogliata centrata su Gesù. Ecco perché persino i suoi fratelli non poterono aver fiducia o credere in ciò che Gesù stava facendo. Nel frattempo, non solo Giuseppe ma tutti i parenti di Gesù vennero a sapere ciò. Egli lavorava come garzone nella falegnameria di suo padre, mentre nell’intimo si preparava per la sua missione. Egli sapeva di dover compiere una grande missione sotto la guida di Dio. Alle volte Gesù si sentì di domandare alla madre: “Perché sono trattato così? Chi è mio padre? Qual è il vostro problema e come è venuto fuori?” Maria non poté mai rispondere a Gesù. Quindi c’era una sorta di distanza emotiva fra Maria e il bambino.
Sun Myung Moon

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