martedì 17 novembre 2020

La Resurrezione, Maria invoca Gesù

La Resurrezione, Maria invoca Gesù

Giovanni 11:25:

Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà.

L’apparizione a Maria Maddalena

Matteo 28:1-7:

Dopo il sabato, verso l'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria andarono a vedere il sepolcro. Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte.

Ma l'angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. E andate presto a dire ai suoi discepoli: "Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, ve l'ho detto»

Gesù era un vero uomo perché visse perfettamente la vita in Dio. Camminava con Dio. Tra Dio e Gesù non c’era nessuna separazione e poiché nessuno può distruggere Dio, nessuno può distruggere Gesù Cristo. La crocifissione non fu la sua distruzione; Dio manifestò il potere della resurrezione in modo che il mondo potesse vedere che Gesù non era mai stato distrutto.

Quando Gesù risorse non c’era nemmeno un discepolo a fare la guardia accanto alla sua tomba. Solo i nemici, i soldati romani, stavano sorvegliando quel posto. Come mai?

Oggi ci sono molti esempi in cui i cristiani non stanno custodendo la tomba di Gesù. Dei nemici, come i soldati romani, la stanno custodendo. Non esiste nessun gruppo sulla terra che possa accerchiare i soldati romani e desiderare ardentemente di prendersi cura della tomba di Gesù? Anche se a quel tempo non ci furono queste persone, tra noi, i credenti, dovrebbero emergere tante persone così.

Chi sono quelli che poterono incontrare Gesù risorto?

Quelli che lasciarono morire Gesù, quelli che abbandonarono Gesù e si dispersero dappertutto per andare in giro come volevano, non poterono incontrare Gesù. Dopo la sua morte, chi fu la persona che andò in cerca di Gesù senza mangiare per tre giorni? Chi brancolò nel buio senza sapere dov’era il suo corpo?

I discepoli di Gesù avrebbero dovuto essere questo tipo di persone più di chiunque altro. Invece, i tre discepoli che Gesù amava di più, Pietro, Giacomo e Giovanni, tornarono tutti a casa. Quelle che incontrarono Gesù per prime furono le donne che andarono a visitare la tomba di Gesù prima dell’alba. Erano Maria Maddalena, Maria la madre di Giacomo e Salomè. Avevano un gran voglia di vedere Gesù, che era stato giustiziato come un traditore. Versando lacrime per tre giorni e non potendo resistere più a lungo, andarono a cercarlo. Esse furono le prime ad incontrare Gesù risorto.

Questo mostra in che direzione e in che modo devono agire i credenti degli ultimi giorni.

Dobbiamo capire che ora sono gli ultimi giorni in cui dobbiamo andare alla ricerca disperata della tomba di Gesù. Le donne che cercavano disperatamente la tomba incontrarono il Signore risorto al posto del popolo d’Israele, che avrebbe dovuto incontrare per primo il Signore risorto.

Oggi, quando il Signore risorto verrà a livello mondiale, quelli che possono incontrare il Signore per primi sono quelli che non dormono e non riposano nonostante desiderino farlo, che versano lacrime per il cielo mentre vagano per monti e colline con un cuore angosciato che non può essere espresso.

Se trascendete la vostra vita e vivete una vita di ansietà, inquietudine, mancanza di sonno per amore della vita della vostra gente e dell’umanità, allora il Signore di gloria, che ritornerà in questo mondo, verrà sicuramente a cercarvi. Avrete diritto alla gloria di ricevere il Signore quando non ne siete neppure consapevoli. Dovete capire che questo tempo si sta avvicinando.

Maria invoca Gesù

Giovanni 20:13-17:

"Hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?»

Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò». Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!» Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"».

Quando Maria Maddalena andò a cercare Gesù subito dopo la resurrezione, Gesù disse: “Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre”. Giovanni 20:17. Nonostante ciò, Gesù apparve a Maria Maddalena perché lei aveva un cuore che poteva consolarlo. Analogamente, solo quando comprendete l’ideale e la volontà del principio celeste trascendendo voi stessi, Gesù si manifesterà al vostro cuore che capisce. Se ascoltate le parole di Dio e sapete trasmetterle al posto Suo, il Signore verrà da voi anche se non glielo domandate. Dovete capire che il Signore vi sta facendo segno a braccia aperte perché veniate. Anche Dio sta facendo questo.

Ora siamo di fronte a Gesù con la croce che interpone in mezzo. Qualcuno deve risolvere il dolore e la sofferenza causati dalla croce; siamo noi, che viviamo oggi, che dobbiamo farlo. Senza risolvere questo, non possiamo innestarci in Gesù e chiamarlo nostro Sposo. Questa è la ragione per cui quando Maria Maddalena gridò: “Oh, Signore!” subito dopo la resurrezione, Gesù la fermò. Per lo stesso motivo, anche se Maria voleva iniziare la vita nel regno dei cieli dal giorno in cui aveva incontrato il Signore, la vita nel Regno fu proibita per 2.000 anni. Dobbiamo capire questo dolore dallo scenario della croce, e noi che abbiamo fede dobbiamo portare la soluzione.

Gesù appare ai discepoli

Matteo 28:16-17:

Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. E vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono.

Anche dopo la sua morte Gesù si preoccupò dei suoi discepoli che si erano dispersi e persino durante i tre giorni trascorsi nella tomba era deciso a proteggerli per l’eternità. Di conseguenza dopo la sua resurrezione andò sulle rive di Galilea a cercarli.

Oggi potremmo chiederci, da un punto di vista umanistico, come poté trattarli così dal momento che non avevano nessun senso di responsabilità. Anche se lo avevano tradito quando si erano trovati di fronte alle difficoltà, subito dopo la resurrezione Gesù andò in Galilea e cominciò a realizzare la sua responsabilità.

Il carattere di Gesù, che li aveva educati ad essere dei discepoli immutabili anche se lui stava percorrendo la strada della morte, è un carattere ammirevole da cui dobbiamo imparare a partire da oggi.

E questo non è tutto.

Dobbiamo capire che, oltre che per i suoi discepoli a quel tempo, Gesù si stava prendendo responsabilità per gli innumerevoli santi che sarebbero venuti dopo di lui e per noi, 2.000 anni dopo. La storia della restaurazione è la storia dell’insieme. Poiché la volontà di Dio è salvare tutti, Gesù si è assunto la responsabilità per tutta l’umanità.

Sun Myung Moon

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